Classi sovraffollate, i sindacati accusano.
Anna Maria Asprone, da il Mattino di Napoli del 13/9/2005
Sono già tornati in classe da ieri mattina: primi tra tutti gli studenti del
Sud. Proprio come i loro «colleghi» del Friuli, della Lombardia, delle Marche,
del Piemonte di Bolzano e di Trento. Anche se, ufficialmente, il battesimo del
nuovo anno scolastico (già formalmente partito il primo settembre) per la scuola
di Napoli e provincia avrebbe dovuto esserci giovedì 15 settembre, sono stati
molti ieri gli istituti di ogni ordine e grado a riaprire i cancelli. Hanno
rimesso gli zaini su spalle ancora abbronzate i liceali del Classico Umberto e
Sannazaro, gli studenti dell’Istituto Nautico di Bagnoli e quelli del liceo
Polifunzionale Mazzini. Avranno invece altri due giorni, fino al 15, da dedicare
al tempo libero gli iscritti al liceo Scientifico Mercalli, ai Classici Genovesi
e Vico, all’Itc Pagano e all’Itis Galileo Ferraris. Ma anche per i più piccoli
ieri ha ricominciato a suonare la campanella. Tutti in classe alle Medie: Nevio,
Fiorelli, Caro, Poliziano; alle Elementari: Santa Rosa, al 78° Circolo didattico
«Iala», al 52° Circolo alla Loggetta, al 54° Circolo «Scherillo», al 69° circolo
«Barbato» e alla «Aganoor». Ma che scuola sarà quella targata 2005/2006? L’anno
scolastico parte all’insegna delle polemiche. Troppe classi sovraffollate,
accusano i sindacati. Ma per il direttore scolastico Alberto Bottino quest’anno
le luci superano le ombre. «Il primo banco di prova ci sarà subito - spiega -
giovedì si terrà la conferenza Stato-Regioni per il parere obbligatorio ma non
vincolante sulla riforma della scuola di secondo grado. Per la scuola in
Campania, invece, siamo abbastanza soddisfatti. Si inizia con i docenti in
servizio e con un organico che non ha risentito del decremento di alunni. Tra
immissioni in ruolo e supplenze annuali - aggiunge il direttore - abbiamo
sottoscritto 20mila contratti con docenti e amministrativi. Forse la vera
”sofferenza” c’è stata proprio sul fronte del personale ”Ata” che è stato
ridotto di 435 posti, per i tagli della Finanziaria. Per la messa in sicurezza
degli edifici - conclude Bottino - nonostante gli sforzi degli enti locali,
credo sarà difficile che venga rispettato il termine del 31 dicembre per
l’ultimazione dei lavori di ristrutturazione». Meno ottimisti di Bottino sul
futuro del nuovo anno scolastico, come si diceva, si dichiarano invece i
sindacati della scuola. «Anno nuovo, problemi vecchi - ha sintetizzato il
segretario generale della Cisl Scuola di Napoli Luigi Bifulco - Purtroppo - dice
- siamo alle prese con le solite questioni. L’atavico problema della sicurezza
degli edifici, che ancora una volta non viene assicurata con la messa a regime
della 626, le classi sovraffollate, i doppi turni. Quest’anno poi c’è anche la
spaventosa carenza di collaboratori scolastici e degli insegnanti di sostegno,
rispetto ai quali mancano ancora risposte alle nostre richieste di 750 unità
complessive in più. Per la sicurezza apriremo una vertenza con gli enti locali;
per il resto decideremo con la federazione nazionale per la mobilitazione». |