Secondo ciclo:

il conto rischia di pagarlo l’istruzione tecnica.

Tuttoscuola del 25/9/2005

 

I genitori degli studenti che frequentano quest’anno la ex terza media, diventata terzo anno della scuola secondaria di primo grado, avranno tirato un sospiro di sollievo, oppure saranno ancora più preoccupati, visto che i loro figli potrebbero iscriversi al primo anno di una scuola secondaria superiore che potrebbe anche essere l’ultimo della "vecchia" scuola, destinata a cambiare dall’anno successivo?

A gennaio 2006 si faranno le iscrizioni per l’anno scolastico 2006-2007, ma non ci sarà alcuna novità: il rinvio della riforma al 2007-2008 comporta automaticamente la proroga dell’assetto tradizionale degli istituti di istruzione secondaria superiore, compresi gli istituti professionali di Stato. Però l’anno dopo quasi tutti gli istituti tecnici e una parte di quelli professionali (quelli più simili ai tecnici) potrebbero diventare "licei", e perdere, come lamentano Confindustria e altre 15 organizzazioni imprenditoriali, la loro tradizionale valenza di tipo professionale.

Per i genitori e gli studenti che sono orientati a scegliere un indirizzo liceale non ci sarà nessun problema, perché la distanza che separa gli attuali licei classici, scientifici, linguistici e pedagogici da quelli previsti dalla riforma Moratti è assai ridotta. Egualmente non dovrebbero esserci grossi problemi neanche per i genitori e gli studenti orientati a scegliere gli istituti professionali (e a maggior ragione i corsi sperimentali triennali gestiti dalle Regioni), perché i nuovi diplomi quadriennali che saranno rilasciati nel "sistema di istruzione e formazione" non toglieranno valore ai vecchi diplomi quinquennali di maturità professionale.

I ragionieri, i geometri e i periti, invece, se l’attuale progetto di secondo ciclo non verrà stravolto, non ci saranno più: gli ultimi saranno quelli che si iscrivono agli istituti tecnici a gennaio 2006. Dopo, diventeranno tutti liceali (come peraltro prevedeva anche la riforma Berlinguer). E allora, potrebbe essere la conclusione di molti genitori, perché non scegliere direttamente un liceo? Già negli ultimi 10 anni l’istruzione tecnica ha registrato una costante diminuzione (-6%) in favore di quella liceale (+4%), mentre l’istruzione professionale ha tenuto, e anzi incrementato la sua percentuale. Tutto lascia ritenere che nella attuali condizioni di incertezza tale trend potrebbe essere accentuato.