"Effetto Moratti" sulle superiori nei licei è record di iscrizioni.
Dopo la riforma, fuga da tecnici e professionali
di Beatrice Rutiloni, da la Repubblica del 7/9/2005
Tutti lo vogliono: lo scientifico è in testa alle preferenze degli studenti romani. I dati delle iscrizioni per l´anno scolastico che inizierà ufficialmente tra una settimana parlano chiaro: gli alunni che frequenteranno i licei scientifici di Roma e provincia sono 3.540 in più rispetto all´anno scorso; erano 40.039 nel 2004, saranno 43.579, con un aumento dell´8,8%. La seconda posizione è occupata dai licei classici, che hanno fatto registrare un aumento del 7,4%, passando da 28.463 iscrizioni nel 2004 al valore attuale di 30.567, con una variazione assoluta di 2.104 unità. Insieme i due licei realizzano un aumento di iscrizioni del 16,5%. Un autentico boom. Cosa è successo? «Io lo chiamo "effetto Moratti"», risponde l´assessore provinciale alla scuola, Daniela Monteforte, «le iscrizioni si sono spostate dagli istituti tecnici e professionali in direzione dei licei per via dei timori ingenerati dalla riforma del secondo ciclo, che introduce il doppio canale di istruzione superiore e di fatto divide e separa le scuole tra il sistema dei licei, tramite il quale si approda alle università, e quello degli istituti professionali e tecnici, di cui, a tutt´oggi non si conosce bene il futuro. La conseguenza è stata una "fuga" da istituti tecnici e professionali, con la sola eccezione del settore turistico e alberghiero: lo spostamento ha provocato una variazione che oscilla tra il 15 e il 20% e in sostanza è avvenuta, in negativo nei tecnici e in positivo, nei licei». Un´incertezza, dunque, quella che ha spinto le famiglie in direzione dei licei e ha provocato una perdita di iscrizioni che, tra istituti tecnici e professionali, si aggira, per l´anno scolastico in avvio, attorno al 18%. Quest´anno, poi, si aggiunge il calo di iscrizioni negli ex istituti magistrali, che hanno perso 248 studenti (-3% rispetto al 2004). Variazioni che hanno comportato non pochi disagi a livello organizzativo. «Già a gennaio, al momento delle preiscrizioni», ricorda l´assessore provinciale, «i presidi delle scuole ci avevano lanciato un allarme che, con la chiusura dell´anno, si è trasformato in una richiesta di aule e spazi in più per 5 mila studenti: l´emergenza proveniva da 37 scuole, quasi tutti licei, che chiedevano 202 nuove aule. Abbiamo lavorato tutta l´estate, facendo gare e appalti in tempo record e reperendo fondi fuori dal bilancio per circa 2 milioni di euro e alla fine possiamo dire di essere pronti. Il grosso è stato fatto: 166 aule sono state trovate, spazi, cioè, per 4 mila ragazzi, 4 nuove succursali sono state reperite (Anco Marzio, Enriquez, Plauto e Democrito), all´appello mancano ancora 36 aule, su cui stiamo lavorando». Molto, infatti, è stato risolto con un gioco di incastri tra scuole che si sono "scambiati" spazi e aule: 106 aule sono state individuate e realizzate a costo zero attraverso un sistema di accordi dispostivi che hanno coinvolto anche Regione e Comune, ma per le restanti 60 l´amministrazione provinciale ha dovuto investire risorse, provvedendo ad acquisire spazi e a ristrutturarli. Ma l´allarme sulla riforma del secondo ciclo giunge anche dalla Regione Lazio, dove l´assessore alla Scuola Silvia Costa conferma la «grande preoccupazione di studenti e famiglie che non sanno quale scuola li attenderà, a causa della confusione che ancora regna sui nuovi licei e istituti professionali». E conclude invitando il ministro Moratti «alla revisione del decreto: condizione minima per superare la richiesta di ritiro del decreto espressa dalla Conferenza delle Regioni».
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