Atto Governativo N. 530 (nuovo reclutamento docenti). dal Coordinamento Precari di Venezia, 22/9/2005
Il 12/9 è stato assegnato alla 7^ commissione della Camera, per il previsto parere da fornire al governo, il testo dello Schema di decreto legislativo concernente la definizione delle norme generali in materia di formazione degli insegnanti, ai fini dell'accesso all'insegnamento (Atto governativo n. 530), relatore Angela Napoli (AN). Di non poco peso l'intervento dello stesso relatore, che, nella seduta del 21/9 della commissione, ha evidenziato alcune modifiche da apportare al testo presentato. In sintesi la Napoli ha proposto: a) di incrementare dal 10 al 30% le ammissioni in eccesso ai corsi universitari specializzanti rispetto al fabbisogno annuale per le assunzioni nella scuola statale, al fine di riservare un certo numero di neo-laureati alle scuole paritarie; b) di ristabilire il principio che la limitazione al 25% dei crediti dell'area pedagogico-professionale deve valere per gli insegnanti delle secondarie, di 1° e 2° grado, ma non per quelli della scuola dell'infanzia e di quella primaria, per arrestare ed invertire il processo di «secondarizzazione» della scuola primaria; c) di riconsiderare l'ipotesi di una maggiore distinzione tra momento abilitante e momento di reclutamento, creando Albi regionali (in luogo delle graduatorie regionali universitarie) in cui inserire i docenti abilitati, quale prerequisito per partecipare a procedure concorsuali per soli titoli attivate dalle istituzioni scolastiche, regolate da disposizioni nazionali, che potrebbero ricomprendere anche l'anno di praticantato; d) di prevedere, nel caso si mantenesse una forte connessione tra abilitazione e reclutamento (formazione delle graduatorie universitarie), la copertura, in via transitoria, di una quota del fabbisogno con gli abilitati delle SSIS e della Formazione primaria; in caso invece di orientamento prevalente verso i concorsi di istituto per soli titoli (creazione preventiva dell'Albo regionale), di consentire anche a tali docenti l'iscrizione all'Albo regionale degli abilitati, onde poter partecipare alle suddette procedure concorsuali nelle scuole. Un commento a questo ultimo punto. La lettura delle parole di Angela Napoli, mette senz'altro in evidenza la creazione della tanto attesa (da parte dei sissini) corsia preferenziale per l'immissione in ruolo diretta (o pseudo-diretta) degli specializzati dei precedenti e attuali corsi biennali universitari. Il trattamento loro riservato, apparentemente sembrerebbe poter seguire due rotte alternative: quella della quota riservata nell'immissione diretta da graduatoria ovvero quella della semplice iscrizione all'albo regionale, per poi affrontare la selezione scolastica. Ma questa seconda ipotesi, se prevedesse semplicemente l'ingresso dei sissini nell'Albo, andrebbe in un sol colpo a far crollare la logica del nuovo reclutamento. Sono infatti decine di migliaia gli attuali abilitati delle Ssis ed il loro ingresso in un Albo regionale lo gonfierebbe a dismisura, rendendo da subito impraticabile il meccanismo del numero programmato per le nuove leve. Da ciò si dovrebbe dedurre che solo la prima delle due ipotesi sia attuabile, quella cioè che prevede una percentuale dei posti annualmente accantonati (corrispondenti a metà delle disponibilità totali) sottratta ai nuovi laureati e riservata direttamente ai sissini, sulla base di una graduatoria dei voti di abilitazione già conseguiti nel biennio di specializzazione. Detto ciò, se l'alternativa alle attuali graduatorie di merito dovrà necessariamente essere, dal 2008, quella della Graduatoria degli specializzati universitari (e la proposta, arrivando dalla relatrice di AN, ci pare di non poca consistenza), allora non possiamo che essere concordi con la "seconda" proposta Napoli (quota del fabbisogno annuale riservata agli abilitati delle SSIS e della Formazione primaria, con diminuzione delle iscrizioni aperte ai nuovi bienni universitari), che concederà comunque di alleggerire le GP e di immettere in ruolo una parte dell'attuale precariato docente. Con questo non vogliamo comunque abbandonare la nostra posizione che da sempre chiede, invece, di riservare una quota del 50% del fabbisogno alle attuali GM, anche dopo il 2008, istituendo e normando una specifica fase transitoria, che tuteli ancora i vincitori degli ultimi concorsi, tuttora in attesa di assunzione. Ad esempio istituendo i nuovi corsi universitari di specializzazione a livello regionale solo per quelle classi di concorso le cui corrispondenti GM risultino esaurite per almeno i 2/3. |