Il decreto attende il sì dalla funzione
pubblica. I sindacati: passo avanti.
Scuola, via libera del tesoro
a 30 mila nuove assunzioni
da
ItaliaOggi del 12/10/2005
Posto fisso per 30 mila insegnanti. Come
anticipato da ItaliaOggi il 22 settembre scorso, il ministero
dell'istruzione, d'intesa con il ministero dell'economia e della
funzione pubblica, varerà un nuovo piano di immissioni in ruolo. Lo ha
confermato lo stesso ministro dell'istruzione, Letizia Moratti, a
margine di un incontro con i sindacati della scuola sulle questioni
ancora aperte del settore. ´Possiamo annunciare di avere avuto il
benestare del tesoro per altre 30 mila assunzioni di personale
docente, 20 mila nel 2006 e 10 mila nel 2007. Assunzioni', ha
precisato la Moratti, ´che si aggiungono alle 130 mila già fatte nel
corso di 4 anni, arrivando così a un totale di 160 mila, con una
riduzione del precariato storico del 50%'. Il relativo decreto
interministeriale è stato già controfirmato dal responsabile di via XX
Settembre, Giulio Tremonti. Ora è sulla scrivania del ministro della
funzione pubblica, Mario Baccini, per l'ultimo sì.
L'immissione in ruolo riguarderà solo gli insegnanti e sarà articolata
in due anni: 20 mila nel 2006 e i restanti 10 mila nel 2007, a
parziale copertura dei posti vuoti in organico.
Si tratta dell'atteso piano pluriennale di assunzioni, che doveva
essere predisposto, come prevede la legge n. 168/2005, entro il 30
settembre scorso. E che, causa i problemi di maggioranza e il cambio
di ministro a via XX Settembre, è slittato.
Le assunzioni saranno realizzate attingendo per metà dalle graduatorie
permanenti e per l'altra metà dalle graduatorie dei concorsi.
Per gli insegnanti precari, circa 100 mila, secondo le stime del
ministero dell'istruzione (quasi 180 mila, invece, per i sindacati),
si tratta probabilmente di una delle ultime occasioni, dopo le 40 mila
realizzate questo settembre, per essere assunti a tempo indeterminato
nelle scuole statali. ´E' un fatto positivo, ma non è la soluzione del
precariato, che ha altri numeri e altre dimensioni. Ed è invece
negativa l'assoluta mancanza di assunzioni per gli Ata, il personale
ausiliario, tecnico e amministrativo', commenta Massimo Di Menna,
segretario della Uil scuola. ´Un piccolo passo in avanti, non
defintivo, il precariato non si è affatto dimezzato', incalza
Francesco Scrima, segretario della Cisl scuola.
Il ministro ha anche confermato che venerdì prossimo porterà in
consiglio dei ministri il decreto attuativo della riforma delle
superiori, con la revisione del liceo tecnologico e l'inserimento di
più materie professionalizzanti. ´Resta il giudizio negativo, per una
riforma non condivisa e che divide la scuola tra istruzione di serie A
e di serie B', dice Enrico Panini,segretario della Cgil scuola e
università.
Intanto, sempre sul fronte dei precari, ieri si è tenuta l'asemblea
dei lavoratori atipici del pubblico impiego, organizzata dalla
Cgil-Nidil (nuove identità del lavoro): sotto accusa la legge
finanziaria in discussione in parlamento, che dispone il taglio del
50% delle consulenze e del 40% dei contratti di collaborazione
coordinata e continuativa. Uno schiaffo a quanti lavorano grazie a
contratti a tempo determinato, che non potrà essere controbilanciato,
dice il sindacato, dalle 7 mila assunzioni nelle amministrazioni
centrali, indicate sempre dalla Finanziaria.