Il via libera dal Consiglio dei Ministri.
Otto licei e nuovi percorsi di istruzione professionale

Riforma Moratti, l'ultimo sì

Tuttoscuola del 14 ottobre 2005

 

"Un grande cambiamento: si passa da una scuola nozionistica a una scuola puntuale sulle persone per sviluppare talenti". Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi definisce con queste parole la riforma della scuola arrivata a compimento oggi con l'approvazione in Consiglio dei Ministri di due decreti legislativi sul secondo ciclo di istruzione e sulla formazione e reclutamento degli insegnanti, che rappresentano gli ultimi tasselli della riforma della scuola targata Moratti. Le norme sulla secondaria introducono nuovi licei e modificano gli attuali assetti della formazione professionale regionale.

I percorsi liceali, che durano 5 anni (2+2+1) e si concludono con un esame di Stato, si articolano in otto tipologie: artistico (tre indirizzi: arti figurative; architettura, design e ambiente; audiovisivo, multimedia e scenografia), classico, economico (due indirizzi: economico aziendale che prevede 4 settori rimessi alla libera scelta dello studente, filiera moda, agro-alimentare, servizi creditizi-finanziari, turismo; economico istituzionale che prevede anch'esso 4 settori, ricerca e innovazione, internazionale, finanza pubblica, pubblica amministrazione), linguistico, musicale e coreutico, scientifico, delle scienze umane e tecnologico (articolato in 8 indirizzi: meccanico-meccatronico; elettrico-elettronico; informatico, grafico e comunicazione; chimico e materiali; tecnologie tessili, dell'abbigliamento e della moda; produzioni biologiche e biotecnologie alimentari; costruzioni, ambiente e territorio; logistica e trasporti).

Rispetto al testo in entrata - ha spiegato il ministro Moratti - nel provvedimento approvato oggi c'è una maggiore accentuazione delle materie vocazionali. Nei cosiddetti licei vocazionali è stato aumentato l'orario della materie di indirizzo e diminuito quello destinato agli insegnamenti generali. Incrementate pure le ore di laboratorio. Sono state, inoltre, introdotte - ha aggiunto il ministro - due norme di raccordo tra primo e secondo ciclo: la prima prevede un aumento delle ore di tecnologia (che diventano due a settimana), la seconda da' la possibilita' agli studenti di scegliere alla fine del percorso della secondaria di primo grado se continuare con la lingua inglese o optare per la seconda lingua.

La nuova riforma della scuola secondaria superiore "non è affatto sulla carta, anzi è già partita: già 60.000 ragazzi hanno sperimentato l'intreccio tra la formazione professionale e la scuola in se'". Così il ministro dell'istruzione Letizia Moratti ha replicato ad alcune critiche mosse dall'opposizione sul fatto che la riforma completata oggi sia "sulla carta". Detto ciò, la Moratti ha assicurato che il nuovo sistema integrato entrerà in vigore nell'anno scolastico 2007-2008. Dal 2006 partirà invece la sperimentazione delle nuove norme relative alla scuola secondaria, ma limitatamente alla parte liceale e rispettando l'autonomia delle scuole. "La sperimentazione -ha detto il ministro - sarà fatta esclusivamente nell'ambito di competenza ministeriale, quindi nell'ambito liceale. Rispettando l'autonomia scolastica, i licei che vorranno potranno sperimentare le nuove norme già dal 2006". La Moratti ha anche aggiunto che, sperimentazioni a parte, le prime classi dei nuovi percorsi liceali partiranno nel 2007.