Dai rettori agli studenti, tutti contro la legge Moratti. da ItaliaOggi del 27/10/2005
Più critiche che consensi. Possono sintetizzarsi
così le reazioni al sì definitivo della camera alla riforma
universitaria portata avanti dal ministro Moratti. Un braccio di
ferro, quindi, che è destinato ad andare avanti ancora a lungo. Se da
una parte, infatti, la maggioranza di governo è unita nell'elogiare i
contenuti del provvedimento, dall'altra il mondo universitario e i
sindacati si schierano compatti contro la riforma. In particolare la
Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane) esprime il suo
dissenso nelle parole del presidente, Piero Tosi, che prende atto
dell'approvazione del provvedimento di legge sullo stato giuridico dei
docenti, che ´purtroppo ha lasciato irrisolte questioni fondamentali
per il rilancio concreto del sistema universitario'. L'obiettivo della
Crui, a questo punto, è di definire una proposta organica da
presentare al prossimo parlamento che ´fondi le sue radici in una
rafforzata autonomia responsabile degli atenei, introduca un modello
europeo di valutazione delle attività universitarie che porti a
premiare il merito e offra ai giovani che vogliono dedicarsi alla
ricerca prospettive concrete per un rapido inserimento'. Restando nel
mondo universitario, anche i ricercatori hanno espresso il loro totale
disaccordo con il ministro: ´la legge sullo stato giuridico dei
docenti è un provvedimento vuoto', ha affermato Marco Merafina,
coordinatore dei docenti e ricercatori universitari, ´che pone le basi
per una ulteriore dequalificazione della didattica, a danno degli
studenti, e ci riporta al concorso nazionale che non scalfirà
minimamente le lobby tese al controllo dei settori
scientifico-disciplinari'. |