Quei supplenti giovani
con cospicui punteggi di servizio
Tuttoscuola del 9 ottobre 2005
Le segnalazioni di Tuttoscuola sui costi per la
ricerca dei supplenti e su talune incongruità delle procedure di
conferimento delle supplenze (oggetto di valutazione e modifica in
sede contrattuale) che rallentano notevolmente le operazioni con
negativi effetti sul servizio scolastico e sui costi per le scuole,
hanno messo in evidenza alcune altre stranezze segnalate dai lettori.
Come quella, ad esempio, della presenza nelle graduatorie di istituto
di molte insegnanti che vengono da centinaia o migliaia di chilometri
di distanza e che, qualora accettino la proposta di supplenza, non
sono quasi mai in grado di assumere servizio nei tempi urgenti
richiesti, costringendo gli insegnanti della scuola a supplirli alla
meglio in attesa del loro arrivo e sottoponendo gli alunni ad un
temporaneo disservizio con effetti sulla continuità didattica.
Ma la cosa che da un po’ di tempo desta perplessità soprattutto nelle
scuole settentrionali è la collocazione in graduatoria di istituto di
insegnanti molto giovani, quasi sempre del Sud, che occupano i primi
posti ed ottengono facilmente le supplenze.
Alcuni anni fa provenivano dalle regioni meridionali soprattutto
insegnanti di sostegno che, grazie al titolo di specializzazione e al
punteggio di servizio, ottenevano facilmente il posto a danno degli
insegnanti locali.
Ora il fenomeno riguarda le graduatorie normali, soprattutto di scuola
elementare, e qui, ancora una volta, le giovani insegnanti meridionali
sopravanzano spesso le colleghe locali grazie ai cospicui punteggi di
servizio. Punteggi di servizio conseguiti dove? E in così poco tempo,
data la giovane età?
Noi ci limitiamo a registrare la segnalazione e il dubbio che le
accompagna, memori di numerosi episodi di false autocertificazioni e
compiacenti inserimenti di punteggi in sede di aggiornamento
telematico delle graduatorie per supplenze operati da alcuni amici
operatori in postazione.