Il parere del senato sulla secondaria. Sperimentazione, ok già dal 2006. da ItaliaOggi del 4/10//2005
Il decreto attuativo sul secondo ciclo necessita sicuramente di appropriate modifiche ma la sperimentazione della riforma Moratti potrebbe essere anticipata già a partire dal settembre 2006-2007. Questo il parere favorevole, obbligatorio ma non vincolante, espresso dalla commissione cultura del senato che, in tal modo, smentisce parzialmente il testo dell'accordo firmato dal governo nella Conferenza unificata del 15 settembre scorso in base al quale si chiedeva il blocco totale di qualsiasi sperimentazione sino al varo definitivo della riforma previsto per il 2007/2008. Quanto alle modifiche da apportare al decreto di riordino del secondo ciclo, la VII commissione del senato, fattasi portavoce degli umori del centro-destra, pare apprezzare le proposte avanzate nei giorni scorsi dalla Confindustria. Al governo si chiede, infatti, di prestare una maggiore attenzione ai rapporti tra il sistema dell'istruzione e della formazione e il mondo del lavoro attraverso un sempre maggior coinvolgimento, nel percorso educativo, delle associazioni imprenditoriali e degli enti locali. A tal fine si auspica un ulteriore impegno da parte delle istituzioni scolastiche affinché il percorso di studi secondari venga raccordato al meglio con le università e gli istituti di alta formazione: l'obiettivo, secondo i senatori della maggioranza, dovrebbe essere quello di garantire un più facile inserimento nel mercato del lavoro. La stessa filosofia ispira la richiesta di una maggiore professionalizzazione dei licei artistico, economico e tecnologico: in particolare, con riferimento alle finalità di quest'ultimo. Detto in sintesi: più ore di laboratorio e possibilità per gli studenti di utilizzare il monte ore destinato alla seconda lingua comunitaria, che così finirebbe nell'alveo delle discipline facoltative, all'approfondimento dell'inglese. Meno chiaro è l'invito rivolto all'esecutivo di prevedere tra gli obiettivi del liceo economico ´una specifica attenzione alle esigenze espresse dal mondo del lavoro'. Merita, invece, particolare menzione l'ironico suggerimento che al governo la commissione cultura del senato invia. Articolo 5, comma 1: ´Correggete l'evidente refuso e sostituite la parola lavori con l'altra, valori'. È atteso infine per la prossima settimana il parere della commissione cultura della camera dove, pure, soffiano venti di tempesta: è deciso a dare battaglia l'onorevole Fabio Garagnani, il relatore di Forza Italia che pur esprimendo ´condivisione per un percorso istituzionale di attuazione della riforma che prevede un più incisivo coinvolgimento delle regioni', non si esime dall'avanzare forti riserve sul rinvio al 2007-2008 del nuovo ordinamento. Quale che sia il parere del parlamento, toccherà comunque al governo la decisione relativa al destino della riforma. E tutto fa pensare che il decreto, da approvare entro il 17 ottobre prossimo, sarà modificato. |