Sono salvi i precari storici. Dal 2008 via le graduatorie dei concorsi ordinari. da ItaliaOggi del 25/10/2005
Precari storici salvi a metà. La nuova
disciplina delle assunzioni non intacca le regole sulle supplenze e le
immissioni in ruolo dalle graduatorie permanenti. E dunque, gli
incarichi a tempo determinato continueranno a essere conferiti
individuando i docenti con il vecchio sistema delle graduatorie
provinciali. Idem per quanto riguarda gli incarichi a tempo
indeterminato, che continueranno a essere attribuiti, per la metà dei
posti disponibili, scorrendo le stesse graduatorie.
Dal 2008 via le graduatorie dell'ordinario Resta il fatto che non sono pochi i precari storici che si trovano in buona posizione anche nelle graduatorie dei concorsi ordinari, che dal 2008 vedranno andare in fumo il 50% delle probabilità di ottenere l'immissione in ruolo da questo canale. L'entrata a regime delle nuove regole, infatti, farà decadere automaticamente le graduatorie dei concorsi a cattedra. Fermo restando, però, che le graduatorie permanenti che servono per il conferimento delle supplenze e per il 50% delle immissioni in ruolo rimarranno intatte.
Ma le permanenti restano Le permanenti vengono utilizzate principalmente per l'individuazione del 100% degli incarichi di supplenza che vengono conferiti dai Centri servizi amministrativi (Csa) e dalle scuole- polo. Ma servono anche per le immissioni in ruolo. In questo caso, però, i posti che vengono individuati per le assunzioni a tempo indeterminato vengono assegnati solo per il 50% ai docenti delle graduatorie permanenti. Il restante 50% viene assegnato, invece, ai docenti che si trovano in posizione utile nelle graduatorie dei concorsi ordinari. Ed è solo per questi ultimi che la nuova disciplina avrà effetti. Fermo restando che le graduatorie dell'ordinario resteranno in vigore solo fino al 2008.
Il nuovo sistema di reclutamento Dopo di che si passerà al nuovo sistema, che prevede una formazione universitaria di due anni, alla quale si potrà accedere con la laurea triennale e superando una selezione. Al termine del biennio di formazione i candidati sosterranno un esame e poi saranno assegnati alle scuole in prova per un anno. Durante questo periodo riceveranno lo stipendio che spetta ai supplenti e sarà loro assegnato un tutor. Alla fine dell'anno di prova discuteranno una tesi davanti al comitato di valutazione della scuola e successivamente saranno ammessi a sostenere un concorso. Infine, se la selezione concorsuale darà esito positivo, saranno assunti con contratto a tempo indeterminato.
Le prossime immissioni in ruolo Nel frattempo, tutto resterà come prima. E ciò vale anche per le immissioni in ruolo che saranno disposte l'anno prossimo e tra due anni. Più precisamente: 20 mila dal 1° settembre 2006 e 10 mila dal 1° settembre 2007. I contingenti sono stati individuati con un decreto interministeriale emanato il 18 ottobre scorso (si veda ItaliaOggi del 18 ottobre scorso) insieme ad alcune precisazioni. L'amministrazione centrale ha chiarito, infatti, che le assunzioni potranno essere disposte solo se non si verificheranno situazioni di soprannumerarietà. Insomma, per disporre le immissioni bisognerà verificare due cose. La prima è che il posto sia realmente vacante, la seconda è che vi siano alunni a sufficienza perché rimanga stabile per qualche anno.
I numeri delle province Quanto ai contingenti suddivisi per province e classi di concorso si rimanda a un successivo decreto ministeriale che calcolerà il numero di posti da assegnare. E ciò avverrà incrociando il numero dei posti disponibili con il rapporto tra le disponibilità residuate dalla mobilità e i posti autorizzati.
Il sistema delle fasce Le supplenze temporanee fino al termine delle attività didattiche (senza retribuzione nei mesi estivi) e le supplenze annuali (con retribuzione fino al 31 agosto) continueranno quindi a essere conferite scorrendo le graduatorie permanenti. È priva di fondamento, dunque, la voce circolata negli ultimi tempi secondo la quale questi elenchi sarebbero andati a esaurimento. Fermo restando, però, che i nuovi inserimenti saranno possibili sempre per la sola III fascia. Ciò vuol dire che con il passare degli anni si esauriranno le graduatorie della I e della II fascia per effetto delle immissioni in ruolo e rimarranno in vigore solo gli elenchi della III fascia. In buona sostanza, dunque, si esauriranno gradualmente gli elenchi nei quali sono inseriti i precari che erano nella graduatoria del vecchio doppio canale (I fascia) o che al 25 maggio 1999 avevano maturato i 360 giorni per accedervi (II fascia) e rimarranno solo gli elenchi dove vengono inclusi i nuovi aspiranti.
Le graduatorie d'istituto Resta fermo anche il sistema di reclutamento per le cosiddette supplenze brevi e per gli spezzoni inferiori a sei ore. E dunque, gli incarichi conferiti dai dirigenti scolastici continueranno a essere attribuiti scorrendo le graduatorie di circolo e di istituto |