Atti governativi approvati:
Angela Napoli Ignobile.
dal
Coordinamento Precari di Venezia,
12/10/2005
Come detto ieri, la
7^ commissione della Camera
(dopo quella del Senato) ha approvato gli schemi di decreto
legislativo di riforma del secondo ciclo e di formazione e
reclutamento degli insegnanti. Il passaggio al Consiglio dei ministri
per l'approvazione definitiva è previsto per il 14 ottobre.
Il relatore, Angela Napoli
(AN), nel corso dei suoi interventi
in commissione a sostegno del provvedimento sul
reclutamento degli insegnanti
ha espresso dei concetti a dir poco
vergognosi.
Per cominciare, riferendosi agli abilitati delle Ssis ha affermato che
"la
sua proposta di parere è molto
esplicita nel richiedere al Governo che siano adeguatamente
valorizzati e valutati i percorsi formativi di quanti, negli ultimi
anni, hanno conseguito l'abilitazione nei corsi di laurea in scienze
della formazione primaria e nelle scuole di specializzazione per
l'insegnamento secondario (SSIS)", dato che
solo questi
sono in grado di soddisfare "le esigenze della scuola che, dovendo
fronteggiare le sfide dell'attuale società della conoscenza, deve
garantire un livello dell'offerta formativa particolarmente elevato,
necessitando quindi di un corpo
docente che sia all'altezza del suo
importante ruolo". In pratica la Napoli ha dichiarato alla Camera che
tutti gli altri abilitati non sono all'altezza della qualità
dell'insegnamento oggi richiesto e che tale divina capacità è
posseduta solo dai sissini. Siamo all'offesa pura. Ricordiamo all'on.
Napoli che tutti i neoassunti devono superare un anno di prova e che
pertanto, se la scuola ritiene che il nuovo docente non sia in grado
di soddisfare le proprie attuali esigenze, lo strumento per
"bocciarlo" esiste già per legge, senza dover ricorrere a forme di
"razzismo" preventive.
Ma la dose viene rincarata da altre bassezze e menzogne, stile
abituale della maggioranza; infatti la Napoli prosegue affermando che
"ne consegue pertanto, a suo avviso, che
coloro che hanno acquisito l'idoneità in concorsi banditi circa
un decennio fa (i concorsi sono di 5 anni
fa, ndr) non sono presumibilmente
provvisti dei requisiti necessari per adempiere adeguatamente
l'essenziale funzione che sono chiamati a svolgere".
E qui le mani iniziano a prudere. Parole inaccettabili, che ricordano
moltissimo quelle pronunciate a suo tempo dalla Aprea (futuro ministro
del centrodestra), che ha sempre trattato i precari non sissini come
dei pezzenti ignoranti.
Prosegue dunque la manovra della maggioranza per portare in ruolo
quanti più sissini possibile, con una legge iniqua e del tutto
retroattiva,
e già solo per questo impraticabile. Ma ormai siamo abituati ai
soprusi e ai colpi di incostituzionalità di questa legislatura.