COORDINAMENTO PRECARI E

DISOCCUPATI DELLA SCUOLA

PROVINCIA DI VENEZIA

 

 

Domande sul ricorso Giurisdizionale SSIS - SPF.

dal Coordinamento Precari di Venezia, 31/10/2005

 

Rispondiamo qui alle lettere che ci stanno giungendo per un parere in merito alla possibilità di esito positivo del ricorso giurisdizionale proposto da Anp e Anief per l'accesso diretto al ruolo dei sissini e "primarini". Basandoci sulle leggi vigenti, siamo dell'avviso che il ricorso in oggetto non abbia molte prospettive di successo, dato che nessuna delle norme esistenti prevede un reclutamento riservato a tale categoria di aspiranti. Se possiamo permetterci un commento sincero, siamo convinti che l'errore più grande commesso dai sissini sia stato quello di chiedere, a suo tempo, che il diploma ssis venisse trasformato in titolo per l'accesso alle GP. In effetti, originariamente la ssis era stata istituita come corso biennale abilitante, con l'unico obiettivo di conferire quello che in futuro sarebbe stato l'unico titolo utile per accedere ai concorsi a cattedre, l'abilitazione, appunto. Se le cose fossero rimaste così, in seguito i sissini sarebbero stati tra i maggiori candidati a poter concorrere per il 50% dei posti messi a ruolo (dato che il titolo di specializzazione avrebbe comunque contato non poco nelle GM). Inoltre sarebbe stato possibile costruire una legge apposita, analoga al decreto del 17/10/05, che si occupasse di un canale preferenziale, dato che il loro numero sarebbe presto diventato sufficiente ad una procedura di selezione riservata. Invece, dato che allora la prospettiva più allettante appariva quella dell'ingresso nelle graduatorie permanenti (dato che vi era anche l'aspettativa di un bonus di punteggio e dato che, soprattutto, erano appena stati banditi i concorsi del 1999, rendendo più lunga l'attesa dei successivi concorsi), furono proprio i sissini a richiedere con forza a governo e Parlamento di convertire il titolo conseguito in accesso alla GP (è infatti da ricordare che la maggior parte dei sissini del 1° ciclo si iscrisse ai corsi, lusingata da false rassicurazioni delle segreterie degli atenei, nella convinzione di poter accedere direttamente alle GP). In pratica furono gli stessi sissini a decidere per il proprio futuro. Di lì a poco, infatti, una nuova legge stabilì che il diploma ssis valesse sì come prova concorsuale, ma con la specifica dell'esclusivo ingresso nelle GP (concetto peraltro ribadito, a scanso di equivoci, anche da una recente legge sul reclutamento). Una patata bollente che il governo scaricò con piacere (dando in cambio solo 30 punti), dato che lo toglieva dall'impaccio di dover bandire nel 2002/03 altri concorsi a cattedra. Altra modifica legislativa tolse ai concorsi il potere abilitante, limitandone l'azione al solo fine della selezione. E questa modifica ha negato ancor più al titolo di specializzazione, essendo abilitante, il carattere di prova concorsuale ai fini del reclutamento, identificandolo invece solo come biglietto per le GP.

Ora, stando alle vigenti leggi, se fosse bandito un concorso a cattedre, questo dovrebbe essere accessibile a "tutti" gli abilitati, indistintamente, a meno che non intervenga un'apposita norma atta a modificare l'attuale sistema di reclutamento; ed è quello che avverrà dopo il 2008, per effetto del nuovo decreto sul reclutamento, che riserverà il 50% dei posti esclusivamente ai laureati in uscita dal "nuovo" sistema formativo universitario degli insegnanti (strettamente vincolato dal numero programmato di accessi e pertanto esente da possibilità di ingressi paralleli o secondari). Per quello che riguarda poi la riserva di una quota delle prossime assunzioni per i sissini e i "primarini", siamo dell'avviso che possa accadere solo con una nuova legge dello Stato, che modifichi l'attuale legge sul reclutamento (e non con un ricorso al Tar), che dovrebbe peraltro includere anche i prossimi abilitati con i corsi speciali, dato che conseguiranno anch'essi un'abilitazione conferita dall'università.

Con questo non vogliamo escludere che l'organizzazione sindacale dell'Anp faccia bene a presentare il ricorso in oggetto per i suoi tesserati vecchi e nuovi, dato che dai Tar, in questi ultimi anni, si sono viste uscire delle sentenze da lasciare a bocca aperta.