Il Consiglio dei ministri trascura il contratto scuola. Nessun mandato all’Aran per la sottoscrizione del contratto 2004-2005. Docenti e Ata rischiano di non ricevere aumenti e arretrati entro l’anno. G.V. La Tecnica della Scuola del 27/10/2005
Venerdì 28 ottobre si riunisce il consiglio dei Ministri: all’ordine del giorno non figura il mandato all’Aran per la sottoscrizione definitiva del contratto biennale 2004-2005 del comparto scuola. Contratto che riguarda oltre un milione di persone e che attende da 22 mesi. Qualche settimana fa, un esponente del Governo, dall’estero, aveva reso una dichiarazione da cui si evinceva la volontà dell’Amministrazione di ritardare l’attuazione dei benefici contrattuali. Alla base di questa decisione, sembra, ci siano problemi contabili, di quadratura del bilancio, di “rendiconto europeo” da rispettare. A questa dichiarazione, che ha suscitato vibrate proteste da parte dei sindacati, altri esponenti di maggioranza e dello stesso Governo veniva date rettifiche. Basti ricordare, fra le ultime, l’intervento del Ministro Alemanno alla trasmissione televisiva Ballarò, in cui affermava che il Governo avrebbe assolto agli impegni sottoscritti entro l’anno. Lo scetticismo è d’obbligo, a questo punto, dal momento che il Consiglio dei Ministri non iscrive la questione all’ordine del giorno.
Non si fa attendere il comunicato stampa del
segretario della Flcgil Enrico Panini, nel quale si afferma: |