Boselli (SDI) contro i privilegi degli insegnanti di religione. VoceScuola Network del 31/10/2005
“Parafrasando un famoso slogan, adottato da Tony Blair, potremo dare una semplice indicazione per il programma in corso di elaborazione da parte del centrosinistra: prima priorità, la scuola pubblica; seconda priorità, la scuola pubblica; terza priorità, la scuola pubblica.” Lo ha dichiarato oggi Enrico Boselli (SDI) intervenendo al Congresso dei Radicali. Ma al tema della scuola Boselli ha dedicato un altro passaggio: “Radicali e socialisti devono dare un messaggio assolutamente chiaro al mondo degli insegnanti e degli studenti che vive in uno stato di profondo disagio e di ormai permanente agitazione: noi siamo per dislocare nella scuola nuove e ulteriori risorse, rispetto a un governo che ha fatto tanti piani tutti sulla carta, senza aggiungere neanche un soldo per rinnovare, migliorare e innovare il nostro sistema di istruzione”. E non ha perso occasione per polemizzare contro le politiche del personale impegnato nell’insegnamento della religione cattolica: “In condizioni di assoluta ristrettezza, in cui versa la scuola pubblica, il nostro bilancio si permette di elargire più di un miliardo e mezzo di euro per l’insegnamento di religione, gestito dalla curia, e per le scuole private. Si è arrivati persino a creare una sorta di cassa integrazione per il Vaticano che accoglie quegli insegnanti di religione, licenziati dalle gerarchie ecclesiastiche, affidando loro altre materie nella scuola pubblica. Si può chiedere al centrosinistra di impegnarsi ad eliminare un caso come questo unico al mondo? Oppure anche questa richiesta è annoverata nel capitolo del vecchio anticlericalismo?” |