Ieri riunione tra i rappresentanti di sindacati,
docenti, Contro Moratti blocco della didattica.
Oltre allo stop dal 10 al 15 ottobre in arrivo
altre forme di protesta Serena Wiedenstritt, da la Repubblica del 5 ottobre 2005
Una settimana di braccia incrociate e cattedre deserte. La mobilitazione contro il ddl Moratti sullo stato giuridico della docenza, passato settimana scorsa in Senato, bloccherà la didattica dal 10 al 15 ottobre anche in Toscana. A Firenze, dove ieri pomeriggio un trentina di rappre-sentanti di tutte le realtà universitarie, dai ricercatori agli associati, dai lettori agli studenti, si sono riuniti per mettere a punto il calendario della protesta e organizzare come farsi sentire prima della scadenza del passaggio alla Camera il 24 ottobre. A Pisa, dove ieri dal Senato ac-cademico è arrivato il primo atto formale di adesione al blocco delle lezioni: è la mozione che invita le facoltà ad assumere nella settimana del 10-15 ottobre «iniziative incisive, che com-portino anche la sospensione dell'attività didattica» per manifestare il dissenso verso il ddl Mo-ratti in discussione alla Camera. Il primo appuntamento dell'ateneo fiorentino è fissato per venerdì alle 15 in via degli Alfani 39, con l'assemblea dei docenti - aperta anche a studenti e tecnici - per illustrare e discutere la mobilitazione della prossima settimana, che potrebbe terminare con una manifestazione unita-ria del mondo della scuola e dell’università. Ieri pomeriggio all’ordine del giorno del coordina-mento di ateneo c’era, infatti, la programmazione delle altre attività di protesta: dalla possibili-tà di fare assemblee in tutte facoltà dell’ateneo, con l’idea di aprirle alla città - «E’ l’università pubblica a essere messa sotto attacco, tutti sono coinvolti» dice Luciano Barbi dell’Andu e gli Studenti di Sinistra e quelli di Sinistra Universitaria confermano - alla proposta di una grande manifestazione per chiudere la settimana del blocco, da riallacciare a temi della Finanziaria e dei tagli che peggiorano le condizioni in cui si fa formazione in Italia. Si pensava anche a iniziative a livello regionale alla riunione di ieri pomeriggio: i colleghi senesi proponevano, ad esempio, una maratona telematica fra le tre sedi universitarie toscane, due giorni no stop di lezioni anche notturne per spiegare i motivi della protesta e le conseguenze del ddl Moratti, tutto trasmesso su internet. |