Arretrati?
Nell’uovo anziché sotto l’albero.
da
Tuttoscuola
del 20/10/2005
Le verifiche di bilancio in corso e la
manovrina del Governo per la riduzione della spesa pubblica stanno
determinando il rischio concreto – che per qualche comparto è ormai
certezza – che gli arretrati stipendiali per il secondo biennio
economico 2004-2005, anche se contrattualmente già definiti da accordi
sindacali, vengano corrisposti a primavera anziché a dicembre.
Il rinvio è certo per i contratti pubblici non ancora chiusi (esempio,
quello degli Enti locali) ed è quasi certo per ministeriali e sanità,
anche se siglati recentemente dagli accordi intervenuti tra Aran e
sindacati di categoria.
Per la scuola - come risulta da voci raccolte negli ambienti del
Tesoro - si sta facendo il possibile per scongiurare questo rischio,
ma le probabilità di assicurare la corresponsione degli arretrati a
dicembre sembrano ridotte al lumicino.
In ogni modo ben hanno fatto a settembre i sindacati della scuola a
cercare di chiudere le trattative di rinnovo senza perdere tempo in
approfondimenti e dettagli, come se sentissero incombente la minaccia
di blocco. E così, dopo due settimane di trattativa, infatti,
l’accordo-lampo era stato siglato: pochi e subito, come si dice.
Dopo l’intesa tra Aran e sindacati l’accordo, prima di diventare
contratto vero e proprio, prevede due passaggi: l’ok del Governo e la
registrazione da parte della Corte dei Conti.
Ma, come si vede, anche se la procedura di approvazione si concludesse
positivamente e a breve, potrebbe non bastare e gli arretrati,
comunque, sarebbero corrisposti dopo.