Anagrafe scolastica. Solo alle statali. da ScuolaOggi del 28/10/2005
Il MIUR ha diffuso una comunicazione in cui si
legge che dal corrente anno scolastico verrà realizzata l'anagrafe
scolastica degli alunni. Ma solo delle scuole statali. Uno strumento
che per molti versi ci sembra indispensabile: per esempio per capire
chi a scuola c'è e chi invece ha abbandonato. Ma allora, perchè solo
alle statali? Come è possibile avere un quadro attendibiler sulla
frequenza scolastica se il controllo non è generalizzato? E chi si
oppone a questa generalizzazione? Ci sembra in definitiva un'occasione
persa. Ecco comunque il testo della nota ministeriale. che a decorrere dall’anno scolastico 2005/06 è posto a regime il sistema di rilevazione dell’anagrafe degli alunni iscritti nelle scuole statali, già avviato in via sperimentale nel decorso anno scolastico che a tal fine il Sistema Informativo del MIUR ha predisposto una apposita procedura che permette il riversamento dei dati presenti nel SISSI o in altri pacchetti di “gestione dati” utilizzati dalle istituzioni scolastiche nella specifica area del SIMPI dedicata alla gestione degli organici che i dati così raccolti saranno trattati nell’assoluto rispetto della privacy e da essi saranno ricavate indicazioni numeriche che transiteranno dagli archivi informatici delle singole istituzioni scolastiche alla base informativa dell’area di gestione degli organici del SIMPI che gli archivi informatici delle istituzioni scolastiche, a loro volta, avranno la garanzia del riscontro in tempo reale della effettività dei dati acquisiti mediante la indicazione, da parte del Sistema Informativo, della eventuale ripetizione del medesimo codice rilevata dalla comparazione dei codici fiscali che l’attivazione della nuova procedura consentirà di acquisire un quadro di riferimento più chiaro, di pervenire ad una più puntuale previsione e definizione delle consistenze di organico, di garantire la effettiva rispondenza degli stessi alle esigenze della scuola, di effettuare scelte più trasparenti, di stabilire interlocuzioni fondate su elementi e dati certi con le Organizzazioni Sindacali, di valutare con cognizione di causa i bisogni rappresentati dalle Regioni e dagli Enti locali nell’ambito della complessiva programmazione dell’offerta formativa nel territorio che saranno diramate ulteriori e dettagliate istruzioni tecniche con un'apposita e successiva nota operativa i profili e i punti caratterizzanti della nuova procedura, evidenziandone i contenuti |