Contratto: l'aumento slitta al 2006. È sciopero. TuttoscuolaNews N. 218, 7/11/2005
Il ministro Tremonti lo ha fatto capire chiaramente: rinviando il pagamento dei contratti al prossimo esercizio finanziario 2006 si potrà chiudere il bilancio 2005 a livelli più compatibili con gli obiettivi europei. Perciò anche il contratto della scuola, già firmato, dovrà attendere il 2006 per essere liquidato con gli arretrati attesi dal personale. In un primo tempo sembrava che ad essere sacrificati per questa logica di stabilità economica fossero i contratti pubblici ancora aperti, tanto è vero che i sindacati confederali sono intervenuti ricordando al Governo gli impegni assunti a maggio e chiedendo di essere ricevuti con urgenza dal presidente del Consiglio. I sindacati della scuola, che fino a qualche settimana fa si sentivano al sicuro da rischi di rinvio dell'accordo siglato il 22 settembre scorso per il rinnovo del biennio economico 2004-2005, hanno da prima sollecitato l'autorizzazione del Governo alla firma del contratto vero e proprio, poi hanno protestato per il silenzio preoccupante e per il ritardo e, infine, a fronte dell'ennesimo rinvio dell'approvazione dell'accordo, hanno dichiarato la mobilitazione della categoria, annunciando lo sciopero generale per l'intera giornata del 25 novembre prossimo. Sembra ormai poco probabile che in busta paga a dicembre vi possano essere gli attesi arretrati per circa un milione di lavoratori della scuola. I tempi tecnici sono infatti troppo avanzati. Anche se il Governo desse il proprio ok, ci sarebbe di mezzo, prima di arrivare alla sottoscrizione del contratto vero e proprio, il passaggio alla Corte dei Conti la quale dispone di 15 giorni di tempo per pronunciarsi. |