Dai vecchi indirizzi ai nuovi licei/1.

Il precedente della riforma Berlinguer.

da Tuttoscuola del 4/11/2005

 

La riforma del secondo ciclo, così stabilisce il decreto del 17 ottobre 2005, diventerà operativa solo dal 1° settembre 2007. Una decisione realistica da molti punti di vista: organizzativo, istituzionale, politico, e anche per così dire "ingegneristico", perché non sarà facile trovare in tempi rapidi un criterio condiviso per governare la transizione dai vecchi indirizzi degli istituti secondari superiori ai nuovi licei.

La questione ha un precedente, perché anche in vista dell’attuazione della legge n. 30/2000 (Berlinguer-De Mauro), si presentò un problema analogo, avendo quella legge stabilito la trasformazione di tutti gli istituti secondari superiori in licei: se ne prevedevano dodici, sei dei quali inseriti nell’area "tecnica e tecnologica", nella quale sarebbero dovuti confluire tutti gli istituti tecnici e professionali (ma la risoluzione approvata dalla Camera nel dicembre 2000 accennava alla necessaria "calibratura" di questi curricoli in funzione del raccordo con il contesto lavorativo e professionale).

La riforma Moratti in quella stessa area prevede in teoria due licei (economico e tecnologico), ma di fatto almeno dieci, perché il liceo economico contiene due indirizzi (erano tre nel modello Berlinguer), e il tecnologico otto (contro tre, che poi però dovevano essere "calibrati"...). Per quanto riguarda gli altri licei, l’artistico prevede tre indirizzi (erano "almeno due" nella legge n. 30/2000), mentre gli altri cinque (classico, scientifico, linguistico, delle scienze umane e musicale-coreutico) non ne hanno nessuno. In tutto i licei effettivi della riforma Moratti saranno perciò diciotto (o venti, se si considera che il musicale-coreutico di fatto si articola in due indirizzi, e lo stesso si può dire dell’indirizzo del liceo tecnologico "informatico, grafico e comunicazione"). Una gamma abbastanza ampia da contenere praticamente tutti gli indirizzi delle attuali scuole secondarie superiori, compresi gli istituti professionali.