E' tempo di pensione per 145 mila.

Si può optare tra il collocamento a riposo e il trattenimento

da ItaliaOggi del 15/11/2005

 

È tempo di decidere per la pensione. Per gli oltre 145 mila dipendenti, tra dirigenti scolastici, docenti e personale amministrativo, tecnico ed ausiliario, che alla data del 31/12/2006 potranno fare valere, secondo le attuali stime, i requisiti anagrafici e contributivi richiesti dalla normativa vigente per l'accesso al trattamento pensionistico di anzianità o di vecchiaia, con decorrenza dal 1° settembre 2006, si avvicina rapidamente il termine ultimo per la presentazione della domanda di collocamento a riposo. Le istanze possono essere avanzate per compimento del 40esimo anno di servizio e/o di contribuzione, per dimissioni volontarie, ovvero per trattenimento in servizio al raggiungimento del 65esimo anno di età, ivi compreso il trattenimento in servizio fino al 70esimo anno di età alle condizioni previste dall'art. 1-quater della legge 27/7/2004, n. 186 ovvero di trasformazione del rapporto di lavoro a tempo parziale con contestuale attribuzione del trattamento pensionistico, purché ricorrano le condizioni previste dal decreto 29/7/97, n. 331.
 

Le possibili scadenze

Il termine ultimo per la presentazione delle domande dovrebbe, infatti, essere ancora quello del 10 gennaio 2006. Il condizionale deriva dalla circostanza che al momento il ministro dell'istruzione non ha ancora emanato l'annuale decreto con il quale deve essere fissato tale termine. Nulla, tuttavia, lascia presagire che quello del 10 gennaio possa essere modificato.
 

Presentare la domanda di pensione o rimanere in servizio?

Andare in pensione o rimanere in servizio? È l'interrogativo che nelle prossime settimane potrebbe cominciare ad assillare una parte dei 145 mila interessati. Un interrogativo comprensibile sia alla luce delle tante, forse troppe voci che vengono fatte circolare, spesso strumentalmente, sulle modifiche che potrebbero essere apportate alla normativa previdenziale (anticipazione al 2007 dell'entrata in vigore dei nuovi requisiti anagrafici e contributivi richiesti per accedere al trattamento pensionistico che la legge n. 243/2004 prevede a decorrere dal 2008; innalzamento dell'età anagrafica connessa all'innalzamento della percentuale di rendimento in presenza di anzianità contributiva eccedente il 40esimo anno), che per il timore, presente soprattutto tra i docenti della scuola secondaria di secondo grado, di perdere, per effetto della entrata in vigore a regime della riforma Moratti, la sede di titolarità ovvero di essere costretti a una riconversione per altro insegnamento. Voci e timori che potrebbero indurre molti a chiedere di cessare anticipatamente dal servizio a prescindere da ogni altra considerazione.