SCUOLA. Ragazzini bravi in grammatica. da Il Secolo XIX del 12/11/2005
Migliorano gli apprendimenti in grammatica e geometria dei bambini della scuola primaria. E' quanto emerge dall'ultima indagine dell'Invalsi, l'istituto che si occupa della valutazione del sistema educativo. A questa buona notizia si contrappone quella riguardante la riforma Moratti per le superiori: una riforma boomerang per i docenti, con oltre 42 mila cattedre a rischio. La riduzione dipende dal calo delle ore di apprendimento nei licei riformati. Le analisi confermano pure un persistente squilibrio in alcune discipline, tra gli studenti dell'istruzione classica e quelli degli istituti professionali, legato soprattutto a una più alta percentuale di ritardo negli studi. Nonostante tutto, il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, è ottimista. «Gli strumenti della valutazione - assicura - ci consentiranno di intervenire adeguatamente per far sì che i primi miglioramenti si vedano già dal 2006, quando verrà effettuata la prossima rilevazione Ocse-Pisa che accerta le competenze dei quindicenni scolarizzati». Sebbene non sia possibile eseguire confronti tra anni diversi, perché le prove fra le varie rilevazioni non sono "equivalenti", le conoscenze e le abilità provate per ogni disciplina, secondo l'Invalsi, costituiscono un buon punto di riferimento per il lavoro di miglioramento da parte delle singole scuole e classi. «Le prove sugli apprendimenti nelle scuole primarie- spiega una nota del ministero dell'Istruzione - hanno riguardato italiano, matematica e scienze e hanno coinvolto tutti gli studenti delle classi seconda e quarta della scuola primaria, prima della scuola secondaria di primo grado e, in forma facoltativa, quelli delle classi prima e terza della secondaria di secondo grado. Le prove d'apprendimento consistono in quesiti accompagnati da risposte chiuse, tra le quali l'allievo deve individuare quella esatta». Gli insegnanti di troppo sarebbero oltre 200 mila. La stima è calcolata «per difetto» già si stanno manifestando i primi malumori tra gli insegnanti. |