Gli organici dei docenti tengono, anche grazie agli extracomunitari. da TuttoscuolaNews, N. 188, 7 marzo 2005
Non è la riforma scolastica a incidere, per il momento, sugli organici degli insegnanti, ma l'andamento demografico della popolazione scolastica che dovrebbe comunque assestarsi sui livelli complessivi dell'anno in corso: circa 7 milioni e 675 mila studenti (che sarebbero 300 mila in meno se non vi fossero gli studenti stranieri iscritti a scuole statali). Negli incontri di informazione preventiva alle organizzazioni sindacali, il Miur nei giorni scorsi ha annunciato che, proprio tenendo conto dell'andamento delle iscrizioni per il 2005-2006 e degli assestamenti di popolazione scolastica dell'anno scorso, prevede 251 posti in meno nella primaria dove si registrerebbe un calo di circa 25 mila alunni; prevede 645 posti in meno nella secondaria di I grado per effetto di assestamenti dell'anno scorso e del calo di circa 18 mila iscritti per il 2005-06. Mentre è in linea con l'andamento in atto il calo di alunni nella secondaria di I grado (l'anno scorso il calo effettivo fu di 14.160 unità), sorprende invece il pesante decremento (25 mila unità?) nella primaria dove l'anno scorso, grazie anche al gettito degli anticipi, il settore aveva "tenuto", registrando alla fine un aumento di 1.268 unità. E quest'anno era atteso un ulteriore aumento dovuto all'allargamento degli anticipi per i nati a tutto il 31 marzo. Notizie positive invece per la scuola dell'infanzia e per la secondaria superiore, i due settori che continuano negli incrementi di alunni: 520 posti in più negli istituti superiori dove vi sarebbero un aumento di circa 30 mila studenti, mentre per la scuola dell'infanzia vengono confermati definitivamente 480 posti già assegnati di fatto nel 2004-2005. Quei 30 mila studenti degli istituti superiori risulteranno alla fine molti di meno, come ormai capita da anni: l'anno scorso furono comunque 13.245 in più. Nell'infanzia, dove si registra ancora l'incognita degli anticipi, vi dovrebbe essere un ulteriore aumento rispetto all'anno in corso, che pur fece segnare 5.823 bambini in più. |