Protesta a Roma.

Scuole senza dirigenti in campo.

da ItaliaOggi del 9/3/2005

 

Mancano all'appello 2 mila dirigenti scolastici. Ammonta infatti al 20% il numero delle scuole che non hanno un preside titolare. I concorsi espletati non bastano a coprire il turn over e a dare stabilità al personale. A denunciarlo sono le organizzazioni sindacali della scuola di Cgil, Cisl e Uil che oggi manifestano a Roma per poi incontrare parlamentari dei vari gruppi. E sollecitare l'abrogazione di quella norma del disegno di legge 3276, che converte il decreto n. 7/2005, con la quale si promuovono d'ufficio nuovi dirigenti in barba alle regole del bando di concorso. Con la selezione riservata erano stati messi in gara 1.500 posti, ma, causa carenza di vincitori, solo 1.100 sono stati aggiudicati.
Situazione analoga potrebbe ripetersi con il concorso ordinario, che ha visto presentare 36 mila domande, delle quali solo 10.500 giudicate ammissibili. Ci sono poi i pensionamenti. Insomma, si arriva a una carenza stimabile per i prossimi tre anni di circa 2 mila dirigenti. "Bisognerebbe bandire nuovi concorsi per coprire i posti liberi e dare continuità di direzione alle scuole autonome", spiega Massimo Di Menna, segretario Uil scuola. E aggiunge Francesco Scrima, responsabile della Cisl scuola: "La politica di alimentazione del precariato deve trovare la parola fine".

Nel mirino dei sindacati anche il provvedimento che è in discussione alla camera, e che dovrà essere approvato definitivamente entro il 1° aprile, con il quale si operano una serie di interventi nel settore scolastico, rivedendo per esempio il punteggio maggiorato per l'insegnamento prestato in sedi di montagna. La disposizione più criticata riguarda i presidi che hanno vinto il concorso riservato senza essere in possesso del titolo del servizio: almeno tre anni di lavoro alle spalle come dirigenti incaricati. Era la condicio sine qua non che consentiva di utilizzare una canale riservato rispetto al concorso ordinario. Alcuni candidati che avevano partecipato, pur in assenza del requisito e grazie a una sospensiva concessa dal Tar, sono stati iscritti con riserva nella graduatoria dei vincitori. Dovrebbero ora esserne estromessi, vista la sentenza sfavorevole del tribunale amministrativo. Se invece la camera dovesse approvare il ddl 3276 nella versione varata dal senato, saranno automaticamente immessi in ruolo.

Una regolarizzazione ope legis contro la quale spara a zero Enrico Panini, segretario della Cgil scuola: "Il governo anziché affrontare i problemi delle scuole preferisce creare frammentazione e discriminazione nella categoria con interventi di pura sanatoria".