L´INTERVISTA

"È vero, il ministro ha sbagliato a fare i conti" .

di Salvo Intravaia, da la Repubblica del 31/3/2005

 

Dottore Di Stefano, direttore generale dell'istruzione in Sicilia, cosa sta accadendo quest'anno con gli organici?

«La dotazione assegnata dal ministero è insufficiente».

Perché?

«Si tratta ormai di un fatto abbastanza noto. Il dato degli alunni della scuola superiore è errato: l'anno prossimo ci saranno 6.484 alunni in più rispetto al corrente anno. Mentre il previsto calo di iscrizioni alla scuola elementare è stato meno contenuto».

In che senso?

«All'elementare il ministero aveva ipotizzato un decremento superiore a 5 mila scolari. Dai nostri monitoraggi il calo c'è ma di soli 2 mila e 500 alunni. Questo ci crea problemi nella formazione delle classi dal momento che parecchi alunni rischiano di restare fuori dalla scuola nel prossimo anno scolastico».

Cosa ha fatto per correre ai ripari?

«Ho immediatamente inviato una nota al ministero dell'Istruzione per ottenere 205 posti in più rispetto a quelli assegnati alla Sicilia. E mi sto adoperando per gli incontri con i rappresentanti delle istituzioni regionali».

Basteranno quei 205 posti in più?

«Se utilizzati oculatamente, sì possono bastare a risolvere il problema che si è creato».

Ma secondo lei, la Sicilia come sostengono i sindacati è veramente penalizzata dal governo centrale?

«Non sono in grado di verificarlo perché non conosco i numeri esatti delle altre regioni. In effetti i rappresentanti sindacali hanno questa sensazione. Io francamente mi rifiuto di crederlo, ma il semplice sospetto è comunque un fatto antipatico».