Settimana della ricerca: si trascura l’importanza per scuola ed economia. Diffusione della cultura scientifica Confronto perdente con l’Europa. Istruzione tecnica, la proposta del ministero: sede unica per indirizzi tecnologici e formazione. di Fiorenzo Galli (Direttore Museo Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci - Milano), da Il Corriere della Sera del 13/3/2005
Mentre si celebra la settimana della cultura scientifica è utile riflettere sul rapporto strategico che esiste nei vari Paesi europei fra il tasso di investimento in ricerca e sviluppo e quello dedicato alla diffusione dei valori della ricerca: l’Italia ne esce male. Vediamo alcuni dati. Secondo fonti Ocse 2004, la Francia investe il 2,23% in Ricerca & Sviluppo: la Cité des Sciencies et de l'Industrie di Parigi ha un bilancio di 126 milioni di Euro, di cui oltre 87 garantiti dal governo. La Germania è al 2,52%: il Deutsches Museum di Monaco può contare annualmente su un contributo automatico di oltre 33 milioni di Euro. Il Regno Unito (dove è nato il concetto, molto democratico, di Public Understanding of Science and Technology - comprensione da parte dei cittadini della ricerca scientifica e delle applicazioni tecnologiche) investe nel settore l'1,88%: ma il sistema londinese dei musei scientifici (National Museum of Science and History, Natural History Museum e National Marittime Museum) riceve complessivamente contributi annuali per la gestione pari a 83 milioni di lire sterline (oltre 120 milioni di Euro). I dati della Spagna, infine, testimoniano di una recente crescita del sistema in investimenti per ricerca e sviluppo: sono appena stati inaugurati due splendidi musei scientifici a Valencia e a Barcellona. Tutte queste strutture accolgono e soddisfano annualmente milioni di visitatori, di ogni età e livello culturale e sociale. I dati americani e giapponesi sono ancora più significativi, ma limitiamo il nostro ragionamento all'Europa. Sappiamo che il nostro Paese investe invece poco più dell'1% del prodotto lordo in ricerca e l'investimento nelle strutture consolidate che si dedicano alla pubblica diffusione della conoscenza scientifica e tecnologica è irrisorio, per non dire imbarazzante. Il Museo della scienza di Milano dispone di 8 milioni di Euro e la Città della scienza di Napoli di 15 milioni, in parte dedicati ad attività di supporto. Si tende a ignorare l'indissolubile legame testimoniato, dalle principali esperienze internazionali, fra i luoghi per la diffusione della conoscenza scientifica e tecnologica (musei scientifici e science center), il sistema scolastico e l'Università, il sistema d'impresa e il mercato dei consumatori che torna all'origine di questa catena (nei musei o science center) come utenti e come pubblico interessato a essere consumatore più consapevole ed elettore più informato. |