Un patto tra scuola e territorio. da Tuttoscuola del 31/3/2005
La recente indagine campionaria del Miur sugli scrutini ed esami relativi all’anno scolastico 2003/2004 documenta tra l’altro che il 37% dei ragazzi consegue la licenza media con la valutazione di "Sufficiente", e perciò non è in grado di leggere e comprendere con facilità un testo scritto. Una politica con l’obiettivo di consentire a tutti di avere le competenze necessarie per collocarsi attivamente nel mondo del lavoro non può prescindere dal disporre gli strumenti, i servizi, l’offerta formativa indispensabile alla piena attuazione del diritto-dovere all’istruzione e formazione per dodici anni. Si tratta in particolare di realizzare, a livello regionale, un’anagrafe regionale dei 14-17enni capace di segnalare il mondo dei giovani a rischio. Deve prestare attenzione ai ragazzi che escono dalla scuola media senza aver conseguito la licenza media o avendola conseguita con la votazione di sufficiente, ai ragazzi dell’immigrazione con studi irregolari o che non proseguono dopo la scuola media. Occorre poi favorire la scolarizzazione con l’abbattimento delle spese e un sistema di agevolazioni per trasporti, biblioteche, buoni-libro, strumentazioni anche attraverso l’istituzione della carta dello studente e misure anche per gli insegnanti. Tutti dobbiamo avere la consapevolezza che i dati della dispersione sono allarmanti e che i ragazzi che entrano nell’assistenza non sono una risorsa ma un peso per la collettività. In questa prospettiva occorre creare un sistema di percorsi stabili nell’istruzione e nella formazione professionale per garantire un’offerta formativa di qualità nella quale prevalgano gli obiettivi formativi di carattere culturale su quelli professionalizzanti. Il patto tra scuola e territorio è indispensabile perché l’istituzione scolastica non è autosufficiente e non è in grado di vivere da sola. L’accordo deve coinvolgere insegnanti, genitori, alunni e l’intera comunità cittadina e deve collocarsi nel quadro di una politica regionale che sappia interpretare e guidare la complessità del sistema e curare gli interessi collettivi. |