Costituzionalisti contro la riforma. I costituzionalisti bocciano senza appello la riforma costituzionale appena votata in seconda lettura dal senato. da ItaliaOggi del 25/3/2005
L'Associazione costituzionalisti italiani ancora
non si è espressa in maniera ufficiale: lo farà nel prossimo mese
anche perché non c'è tempo da perdere. "Bisognerebbe dare una riposta
forte, tutto il paese dovrebbe segnalare il malessere contro questa
riforma anche con uno sciopero generale", sottolinea Alessandro Pace
ordinario di diritto costituzionale a La Sapienza. Anche perché non
sarà semplice procedere al referendum confermativo. "È una riforma che
nasce illegittima visto che riguarda varie parti della Costituzione.
Pace si sofferma anche sulla devolution: "È gravissimo che la materia dell'istruzione sia sottratta allo stato. Se si incide sull'unità culturale di un paese non si ha più identità di patria". "La norma antiribaltone è una stupidaggine macroscopica. L'idea che non si possa ricostituire una maggioranza diversa da quella originaria ingessa il sistema e non rientra nei principi di democrazia. Semmai è una questione di costume politico", spiega Federico Sorrentino ordinario di diritto costituzionale a La Sapienza. Altri passaggi critici sono la perdita di poteri del capo dello stato, la ricomposizione in chiave politica della Corte costituzionale, l'equivoco del senato federale. "Non cambia nulla. Anche oggi i senatori sono eletti su base regionale, cosa che non determina la rappresentanza di interessi regionali". Claudio Chiola sceglie la linea prudenziale e non si esprime: il suo nome è tra quelli papabili per l'elezione a giudice costituzionale. Ma sono tanti a scommettere che non si troveranno voci adesive a questa riforma. |