n o n    v a d o   a   s c u o l a   m a  a l l' a s i l o . . .

I tg annunciano che l'obbligo scolastico

viene innalzato a 18 anni . . .

di A. P. da Non vado a scuola ma all'asilo del 24/3/2005

 

I tg annunciano che l'obbligo scolastico viene innalzato a 18 anni . . . con contorno di 30 000 nuovi studenti/anno che ci vengono presentati da un ammiccante servizio come altrettanti polli già seduti nel banco.. e invece è una beffa. Chi sa leggere un minimo l'italiano potrà visionare le due righe di comunicato stampa con cui palazzo chigi (www.governo.it) presenta questo clamoroso evento (già noto, peraltro, dall'epoca degli stati generali):

«il secondo decreto legislativo interviene sull’obbligo scolastico (sancito dalla Costituzione) e sull’obbligo formativo ridefinendoli ed ampliandoli come diritto-dovere all’istruzione ed alla formazione per almeno dodici anni e, comunque, fino al conseguimento di una qualifica entro il diciottesimo anno di età. Obiettivo del provvedimento è il recupero nel sistema formativo dei ragazzi che ora ne sono fuori, cosicchè tutti ne escano con un titolo spendibile sul mercato del lavoro».

Parafrasando: il concetto di obbligo (concetto perentorio e coercitivo: se non mandi tuo figlio a scuola te ce lo portano i carabinieri) si "amplia" ovvero sfuma, evapora in quello di diritto-dovere, più simpatico, più demagogico (ci sono le elezioni), più soft (vieni a scuola, bambino, che te do le caramelle), di fatto incontrollabile in tutto l'arco dei 12 anni in cui si esercita perché non prevede sanzioni.

Insomma, oltre a perdere pezzi di orario, materie che svaniscono nel nulla o diventano opzionali, la nuova scuola vedrà anche sparire un bel numero di alunni.

Buona pasqua anche da parte mia.