GOVERNO Scuola superiore, venerdì il via alla riforma. da Il Messaggero del 26/5/2005
ROMA - È stato presentato ieri in pre-consiglio dei ministri e venerdì, salvo imprevisti dell'ultima ora, dovrebbe essere varato dal consiglio dei ministri il decreto sul secondo ciclo di istruzione, fondamentale tassello della riforma della scuola targata Moratti (legge 53). Il provvedimento è ancora alle limature finali, soprattutto nella parte che concerne la copertura finanziaria (già ipotizzata in una delle ultime bozze in circa 93 milioni di euro, oltre 24 mln per il 2006 e più di 68 mln dal 2007) da concordare con il dicastero dell'Economia. La data di avvio resta l'anno scolastico 2006-2007. Il secondo ciclo del sistema educativo rimane diviso in due canali «di pari dignità»: i licei, che hanno un carattere maggiormente propedeutico all'università, e l'istruzione e formazione professionale che, pur consentendo ugualmente di accedere all'università, è più mirata all'immediato ingresso nel mondo del lavoro. Il canale della formazione professionale è di competenza delle regioni stabilendo però livelli essenziali di durata del percorso, prestazioni e qualificazione dei docenti. Sono previsti corsi di tre o quattro anni. Si può aggiungere un quinto anno se si decide di voler proseguire gli studi all'università. I licei saranno otto: artistico (tre indirizzi), classico (permette «l'accesso qualificato a ogni facoltà»), economico (due indirizzi), linguistico (tre lingue di cui almeno due della Ue), musicale-coreutico, scientifico, delle scienze umane, tecnologico (otto indirizzi). E saranno 55.074 le assunzioni nell'anno scolastico 2005-2006, 12.900 nel 2006-2007 e 19.744 nel 2007-2008. |