Spezzoni under 7. di Andrea Florit, dal Coordinamento Precari di Venezia, 10/5/2005
Continuiamo a seguire con una certa allegria i commenti della CGIL-scuola (senza trascurare le altre OOSS) agli sviluppi della questione sugli spezzoni inferiori alle 7 ore. Il sorriso ci nasce spontaneo: come probabilmente saprete, la guerra contro l'errata attribuzione di tali spezzoni è da tempo portata avanti da questo sito (per opera di Andrea Florit) fino ad arrivare alla presentazione di un'interrogazione parlamentare, il 24 settembre u.s., gentilmente sponsorizzata dall'on. Zanella (MISTO VERDI-L'UNIONE), cui recentemente l'on. Aprea ha avuto l'ardire di rispondere picche. Ebbene, già il 5 ottobre 2004 (dopo soli dieci giorni dalla presentazione dell'interrogazione) la CGIL ci aveva sorpreso invertendo improvvisamente quanto sostenuto in ripetuti comunicati sul proprio sito per tre anni consecutivi, in cui giudicava legittima l'attribuzione diretta ai presidi degli spezzoni fino a 6 ore. Ora continua la nostra allegria, nel leggere quanto si autocompiaccia la Cgil-scuola nel cavalcare tale nuova posizione dopo che il Giudice del lavoro di Potenza, con una sentenza del 28/4/05, ha dato ragione ad un precario (sostenuto dalla Gilda Potenza, che da subito ha raccolto le argomentazioni di Florit), di fronte alle proteste di un docente di ruolo che voleva per sé le 6 ore di uno spezzone residuo. Il sindacato, nei suoi commenti, parla addirittura di numerosi incontri fatti al Miur sull'argomento, quando invece ricordiamo bene che vi fu una singola riunione (quella del 5/10), alla quale la Moratti non dette alcun seguito, nonostante le promesse di un intervento normativo in merito. Da allora il silenzio sindacale sugli spezzoni è stato a dir poco totale. Comunque, come già detto ad ottobre, ben vengano queste prese di posizione, anche se semestrali. |