Arriverà la settimana prossima
in Consiglio dei Ministri
il decreto sul secondo ciclo.
da
Tuttoscuola
del 21 maggio 2005
Come avevamo previsto, nel Consiglio dei
Ministri di venerdì 20 maggio non si è parlato di riforma del secondo
ciclo di istruzione.
Tutto è pronto, dicono in Viale Trastevere al Miur.
Lo schema di decreto legislativo per il secondo ciclo, arrivato alla
ennesima edizione, è stato corredato da Indicazioni per ogni tipo di
liceo, di quadri orario e di relativa relazione tecnica.
Una documentazione massiccia che richiede tempi notevoli di
valutazione. E sta forse qui la ragione tecnica del rinvio di almeno
una settimana.
Approvato in prima lettura dal Consiglio dei Ministri, inizierà la
rituale procedura consultiva (Conferenza Stato-Regioni, Commissioni
parlamentari) per arrivare nuovamente in Consiglio dei Ministri per
l'adozione definitiva.
A quel momento il calendario non dovrà ancora segnare la data del 17
ottobre, altrimenti l'adozione avverrebbe fuori tempo massimo,
vanificando ogni sforzo.
Poiché la riforma della secondaria di II grado dovrebbe iniziare
dall'anno scolastico 2006-2007, vi sono già preoccupazioni da parte di
istituti che si troverebbero tra le mani le nuove modifiche
strutturali del sistema alla vigilia delle iscrizioni alle prime
classi appunto dell'anno scolastico 2006-2007.
Per evitare contraccolpi sul nuovo sistema che nasce, il Miur dovrà
compiere quindi un grande sforzo di capillare informazione preventiva.
La conferma degli attuali organici dei docenti per un quinquennio
dovrebbe tranquillizzare la categoria, ma i documenti di protesta che
stanno già arrivando dal territorio, sollecitati anche da qualche
sindacato, fanno già capire che la presentazione del decreto sul
secondo ciclo nel prossimo autunno non sarà una semplice passerella.
Anche perché saremo entrati nella lunga campagna elettorale per le
politiche 2006.