VERSO IL 2006
Palazzo Marino, in calo le quotazioni di
Confalonieri. Berlusconi vuole Letizia Moratti in corsa per il dopo Albertini . di Laura Asnaghi da la Repubblica ed. di Milano dell'1/5/2005
Berlusconi punta su Letizia Moratti per battere il centrosinistra a Milano. Il premier aveva pure pensato di candidare a sindaco Girolamo Sirchia, quando gli ha dato il benservito dal governo. Ma l'ormai ex ministro declina l'invito: «Non è il mio mestiere, non ho mai preso in considerazione un'ipotesi del genere». Letizia Moratti, dunque. Adesso il premier con i suoi non nasconde che la milanesissima ministro dell´Istruzione è in cima alle sue preferenze per succedere ad Albertini. Un disegno consegnato ai pochissimi che dopo la crisi di governo sono riusciti a parlare con Berlusconi del caso Palazzo Marino. La carta Confalonieri, dunque, almeno per ora è messa da parte e lo stesso presidente di Mediaset giusto due giorni fa giurava: «Io candidato? Ghe pensi gnanca». Il presidente del Consiglio ha tessuto le lodi di lady Moratti a chi gli parlava: «ottima scelta». Ma nel partito a Milano c´è imbarazzo, e non pochi fanno notare che «con la riforma della scuola la Moratti potrebbe non essere molto popolare». Nella rosa dei papabili comunque non vuole entrare Girolamo Sirchia. Nega pure che Berlusconi gli abbia prospettato una possibile candidatura, come invece si racconta in Forza Italia. Ieri pomeriggio si è incontrato con Carlo Tognoli, il presidente della Fondazione Policlinico. Sirchia, che è un veterano dell'ospedale di via Sforza, dove ha lavorato per quarant'anni, non ha certo intenzione di tirare i remi in barca. Anche se è in pensione, ha ancora molti progetti in testa. E quello che più gli sta a cuore riguarda quella che lui chiama la «mia creatura preferita», vale a dire il Policlinico, ospedale che sta vivendo una svolta storica. «Sì abbiamo parlato di una sua collaborazione - conferma Tognoli - Sirchia conosce molto bene questo ospedale, è un medico di grande valore e facendo leva sulla sua esperienza si potrebbe dar vita a un piano di promozione della nuova cittadella sanitaria che nascerà in centro». Infatti, il Policlinico ha inglobato la Mangiagalli, ed è diventato Fondazione. E secondo Tognoli «oltre a ricostruire il nuovo ospedale, occorre valorizzare meglio quello che si fa al suo interno». Da parte sua, Sirchia precisa: «Sarei felice di sviluppare un programma funzionale del nuovo ospedale che verrà. Mi piacerebbe insegnare ai medici del Policlinico e della Mangiagalli a lavorare insieme, a formare una squadra vincente. Come fa un allenatore, con i suoi calciatori». |