Incarichi di presidenza:

modifiche all'art. 1 dell'O.M. 40.

Il Miur, con nota prot. n. 536 del 6 maggio 2005 ha comunicato che l'O.M. n. 40 del 23 marzo 2005 sul conferimento degli incarichi di presidenza è stata registrata in data 5 maggio 2005, reg. n. 2, foglio n. 235, dalla Corte dei Conti. Altresì, il Ministero precisa che rispetto al testo già diramato con nota prot. n. 321 del 24/3/2005 è stato modificato l'art. 1 nel senso che le disposizioni dell'O.M. debbono ritenersi applicabili limitatamente all'anno scolastico 2005/2006.

di Sebastiano Calogero da La Tecnica della Scuola del 9/5/2005

 

Le modifiche sono state apportate in conformità delle sopravvenute norme di cui all'art. 1/sexies del D.L. 31/1/2005, n. 7, convertito con modificazioni, nella legge 31/3/2005 n. 43.

Riportiamo qui di seguito, il nuovo testo dell'art. 1 dell'O.M. n. 40 del 23/3/2005:

"Art. 1

1.     Gli incarichi di presidenza sono disciplinati per l'anno scolastico 2005/2006 dalle disposizioni che seguono, fatte salve eventuali successive modificazioni.

2.     Le disposizioni contenute nella presente ordinanza sono pubblicate dagli Uffici scolastici - Centri servizi amministrativi (ex Provveditorati agli Studi), mediante affissione all'albo il 22 aprile e diramate a mezzo della rete internet e intranet".

 

LA CORSA AL PENSIONAMENTO

Col prossimo primo settembre il personale del comparto Scuola che cesserà dal servizio per dimissioni volontarie, per limite di età e per limite di servizio per avere maturato 40 anni utili ai fini pensionistici, sarà più numeroso rispetto a quello messo in quiescenza l'anno scorso.

Da un esame dei dati raccolti in alcune province, prese a campione, le domande di pensionamento per dimissioni volontarie risultano ovunque in aumento con percentuali oscillanti tra il 10-12% e il 30-35%.

 

I DATI DEFINITIVI DEL 2004

La consistenza totale del personale docente ed Ata collocato a riposo con decorrenza dal 1° settembre 2004 per dimissioni volontarie, per limite di età e per limite di servizio è la seguente:

 

– Docenti scuola dell'infanzia                             1.356
– Docenti scuola primaria                                
4.524
– Docenti scuola secondaria 1° grado                
3.840
– Docenti scuola secondaria 2° grado                
4.234
– Personale Ata                                             
6.137

Totale                                                                      20.091

 

I dati sopra indicati non comprendono le cessazioni dal servizio per cause diverse quali, per esempio, inidoneità per motivi di salute, decadenza, ecc.

 

LE PREVISIONI PER IL 1° SETTEMBRE 2005

Gli incrementi in percentuale previsti per il personale che ha prodotto domanda di pensionamento con decorrenza 1° settembre 2005 dovrebbero essere:


– Docenti scuola dell'infanzia                           
+10-15%
– Docenti scuola primaria                                
+20-25%
– Docenti scuola secondaria 1° grado                
+30-35%
– Docenti scuola secondaria 2° grado                
+30-35%
– Personale Ata                                             
+10-12%

 

In base alle predette percentuali il personale che andrà in pensione al 1° settembre prossimo potrà raggiungere la seguente consistenza numerica:

– Docenti scuola dell'infanzia                             1.525
– Docenti scuola primaria                                 
5.540
– Docenti scuola secondaria 1° grado                
  5.200
– Docenti scuola secondaria 2° grado                  
5.700
– Personale Ata                                              
6.750

Totale complessivo                                                24.717

 

Complessivamente, quindi, un aumento rispetto all'anno precedente, di oltre 4.600 pensionamenti.

 

LE MOTIVAZIONI

Nell'ambito delle percentuali tra le tre tipologie di cessazioni dal servizio (dimissioni volontarie, limite di età e limite di servizio) quella più elevata è riferita alle dimissioni volontarie che da sola comporta i 3/4 dell'incremento totale dei pensionamenti.

Le motivazioni che avrebbero convinto gli interessati a presentare domanda di pensionamento di anzianità sono diverse.

In primo luogo riteniamo che abbia inciso il fattore economico cioè la possibilità di ottenere e disporre nei termini prescritti, la liquidazione dell'indennità di buonuscita per fare fronte a situazioni contingenti (anticipo acquisto prima casa, ristrutturazione di immobili, estinzione di mutui, ecc.).

Una seconda motivazione potrebbe essere conseguente alla riforma scolastica di cui alla legge 28 marzo 2003, n. 53, alla mancanza di norme precise relative al trasferimento degli istituti professionali alle regioni nonché ai programmi, ordinamenti e organici dei nuovi licei.

Una terza motivazione potrebbe essere correlata all'emanazione dei decreti delegati previsti dalla legge 23 agosto 2004, n. 243 sulla riforma pensionistica, che potrebbero peggiorare i criteri di calcolo dell'importo della pensione, atteso che da parte governativa si sostiene che i dipendenti pubblici godano, in merito, condizioni più vantaggiose rispetto agli altri lavoratori dipendenti.

Il boom del prepensionamento (dimissioni volontarie con diritto al trattamento di quiescenza) a proposito della legge n. 243/2004 che entrerà a regime dall'1/1/2008, si avrà nel prossimo anno scolastico 2005/2006 e ancora più nel successivo 2006/2007, in quanto gli interessati avranno l'ultima possibilità di andare in quiescenza con le attuali e più favorevoli norme.

 

Ordinanza ministeriale n. 40 del 23 marzo 2005.