Stipendi scuola, fanalino di coda degli statali d'Italia.
A fronte di un salario medio per i dipendenti delle
amministrazioni centrali da La Gazzetta del Mezzogiorno dell'1/5/2005
Sono i lavoratori della scuola il fanalino di coda nella classifica delle retribuzioni degli statali. A fronte di un salario medio per i dipendenti delle amministrazioni centrali pari a 36.186 euro, la retribuzione dei dipendenti del ministero dell’ Istruzione - dagli insegnati ai bidelli, dai ricercatori al personale delle università - è mediamente pari a 33.406 euro. In coda, ma con circa 2.000 euro l’anno in più di retribuzione, anche i dipendenti del dicastero dei Trasporti, nonchè quelli dei Beni culturali. E’ questa la fotografia degli stipendi pubblici scattata dal Budget "definito" per il 2005 dal ministero dell’ Economia, il documento che fissa le spese per le amministrazioni centrali e che recepisce le indicazioni dell’ ultima Finanziaria. Il mondo della formazione appare penalizzato nel raffronto delle retribuzioni con gli altri colleghi della galassia pubblica: per loro stipendi di base un po’ sotto la media (32.121 euro rispetto alla media di 32.894) ma soprattutto nessun ’aiutò da quelle competenze accessorie, dal lavoro straordinario a quello festivo ai buoni pasto, che consentono a dipendenti di altri rami della pubblica amministrazione di ’alzarè la busta paga. E’ il caso, per esempio, dei dipendenti della Difesa che pur avendo le competenze fisse più basse di tutta l’amministrazione centrale (29.358 euro) riescono però, proprio grazie alle competenze accessorie (9.859 euro), a recuperare posizioni e a collocarsi ottavi nella classifica dei quattordici ministeri. La classifica vede al primo posto, come tradizione, il mondo della diplomazia. Al ministero degli Affari esteri - secondo l’ elaborazione del Budget - non solo le competenze fisse risultano le più alte tra tutti gli statali (46.436 euro, oltre 13.500 euro più della media) ma sono di tutto rispetto sono anche le competenze accessorie (4.330 euro). Si tratta comunque di una media sulla quale influisce - spiega il Budget messo a punto dal Tesoro - proprio la peculiarità del lavoro svolto: così lo stesso documento mette in risalto che il valore dei salari medi della Farnesina si spiega con «la notevole incidenza, sull’amministrazione, delle retribuzioni del personale della carriera diplomatica». Alla Farnesina si osserva che le cifre riferite al personale del Ministero degli Esteri sono calcolate comprendendo anche l’ indennità di servizio all’ estero, che pure non ha natura retributiva e pensionabile. Tale indennità - spiega la Farnesina - è infatti volta a sopperire agli oneri specifici del servizio all’ estero, sia in termini di costo della vita, sia in relazione alle eventuali situazioni di rischio e disagio. Per tali motivi l’ indennità varia, anche sensibilmente, da Paese a Paese. Gli oneri in questione - evidenzia la Farnesina - includono spese particolarmente significative, a carico dell’ interessato, quali, ad esempio, il costo di un alloggio adeguato al ruolo di rappresentanza con tutte le spese di utenza, le rette scolastiche per i figli e le polizze di assicurazione sanitaria privata, solo per citare le spese pi rilevanti. Al top della classifica, insieme ai dipendenti della Farnesina, figurano quelli del ministero della Giustizia. Al terzo posto il ministero dell’Ambiente che conta però il più esiguo numero di dipendenti (1.042 su un totale di 1.899.389). I più numerosi, 1,1 milioni sul totale di 1,8 milioni degli statali, sono proprio gli insegnanti e in generale gli addetti al mondo dell’istruzione pubblica: nonostante i loro stipendi risultino i più bassi, lo stock messo a disposizione del ministero dell’ Istruzione per le retribuzioni è pari a 36,9 miliardi, più di metà dei 68,7 impegnati nel complesso per pagare gli statali. Ecco di seguito una tabella con la "classifica" delle retribuzioni del lavoro ordinario per amministrazione centrale partendo dalla più bassa alla più alta (Fonte: «Budget per lo Stato per l’anno 2005», ministero dell’Economia, dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, Ispettorato Generale per le Politiche di Bilancio). |