Decisa un’ora di blocco degli scrutini.

Il 3 giugno incrociano le braccia docenti e personale Ata dello Snals.

Assemblee di “Gilda” .

di C. B. dal Messaggero Veneto del27/5/2005

 

Balletto dei contratti e la scuola va allo sciopero: un'ora di blocco degli scrutini e delle operazioni di fine anno proclamata da Cgil Cisl Uil. Il 3 giugno docenti e Ata con bandiera Snals-Confsal incroceranno le braccia per l’intera giornata e Gilda attiverà assemblee. Rallentati gli scrutini anche dallo Snals: blocco per il Friuli Venezia Giulia il 10 e 11 giugno. Lo sciopero di 4 ore del pubblico impiego fissato il 23 giugno dai confederali potrebbe interrompere la maturità per 2 mila studenti provinciali. Pioggia di mail di protesta ai ministeri romani, esami e scrutini a rischio per 32 mila alunni del Pordenonese, con famiglie e albergatori in riviera sulla graticola per il calendario vacanze a rischio di rinvio. In ballo, 100 euro lordi di aumento salariale.

«La scuola è stanca dei continui caroselli di rinvio delle trattative: scende in sciopero - proclama il segretario provinciale Snals Giancarlo Boscaino - e blocca gli scrutini. Invitiamo tutto il personale docente e Ata di ogni ordine e grado all’adesione massiccia articolata il 3, 10 e 11 giugno, contro gli inammissibili ritardi e per la tutela del potere di acquisto delle retribuzioni».

Infuriati gli Ata: nel piano assunzioni 2005 di viale Trastevere scendono a quota zero i posti per le assunzioni in ruolo di bidelli, applicati di segreteria e di laboratorio (nel Pordenonese 450 i posti di lavoro vacanti). Se i nuovi poveri del terzo millennio sono i dipendenti pubblici, i precari Ata della scuola fanno i “paria” e il finale di partita è al cardiopalma, per l’annata 2004-2005 in aula. La casa confederale è in subbuglio per la doppia mina riforma e contratto, mentre i docenti precari storici aspettano fine maggio per il varo del decreto sulle maxi-assunzioni. Se ci sarà. Sarebbero 57 mila le cattedre con il “nulla osta” al ruolo da settembre (circa 300, si dice, nel Pordenonese): nessun posto per gli Ata.

«Una vergogna non includere gli Ata nelle operazioni di nomina della prossima estate - lamentano increduli i segretari confederali e Snals del Pordenonese -. Siamo pronti alle proteste di piazza in difesa della categoria. Le amnesie ministeriali sul comparto Ata sono troppo frequenti e senza rispetto».
Malumore ai massimi storici nelle sale docenti del Pordenonese, con i professori umiliati per un pugno di euro e la qualificazione professionale sospesa.
«I medici hanno chiuso il rinnovo contrattuale con 270 euro aggiunti - si alzano i toni di professori e maestre provinciali anche nei confronti delle forze sindacali di maggioranza -. Siamo tutti laureati e con un arco di impegno ben oltre le ore di lezione. Se la trattativa non si chiude, lotta dura insieme ai metalmeccanici come negli anni Settanta».