Docenti trentini privilegiati rispetto agli esterni scuola.

Supplenze, decideranno i presidi.

Il sostituto potrà essere confermato anche per tre anni,

indipendentemente dal punteggio in graduatoria.

di P.B. da l'Adige del 14/5/2005

 

Supplenze triennali, precedenza agli insegnanti del Comune per le supplenze «brevissime» (meno di 15 giorni), delega ai dirigenti per le nomine da effettuare dopo l´inizio delle lezioni. Queste alcune delle novità previste dalla delibera approvata ieri dalla giunta su proposta dell´assessore Salvaterra.

Gli obiettivi del nuovo regolamento sono quelli di garantire la continuità didattica, snellire il lavoro degli uffici amministrativi (in primis la sovrintendenza) e di assicurare pertanto il regolare inizio dell´anno scolastico. La delibera rappresenta l´applicazione di un protocollo siglato con il Ministero ed è stata decisa dopo il parere favorevole della commissione del Consiglio provinciale e previa l´informazione ai sindacati.

In caso di prolungata disponibilità del posto di insegnamento, un supplente potrà dunque essere confermato per tre anni, senza dover passare la trafila delle convocazioni e indipendentemente dai punti in graduatoria. Gli alunni avranno in questo modo la certezza di non cambiare ogni anno il loro docente, già presente in classe fin dal primo giorno di lezione.

Altra importante innovazione riguarda la sovrintendenza che d´ora in poi conferirà le supplenze annuali solo fino all´inizio dell´anno scolastico. Dall´avvio delle lezioni (quest´anno fissato a lunedì 12 settembre) spetterà ai presidi il compito di coprire i posti vacanti, sia quelli annuali sia quelli di breve durata. Finora la scadenza era stabilita al 31 dicembre.

Per le supplenze inferiori a 15 giorni, gli insegnanti residenti o domiciliati nel Comune della scuola avranno la precedenza. L´incarico potrà però essere prolungato in caso di continuazione dell´assenza.

La finalità del regolamento è quella di evitare le lunghe ricerche e attese di un insegnante che deve giungere da lontano per una supplenza breve. Ma vengono nel contempo danneggiati i docenti non “trentini” (a meno che non vi sia una corsa a chiedere il domicilio).

La delibera indica inoltre le penalizzazioni alle quali incorre il docente che rifiuta o abbandona una supplenza. In tal caso si verrà esclusi da ogni altro incarico. Unica eccezione: entro il 30 aprile si potrà lasciare una supplenza temporanea per accettarne una fino al termine delle lezioni oppure annuale (che garantisce il notevole vantaggio del pagamento dello stipendio estivo).