ELABORAZIONE ITALIAOGGI I supplenti che coprono i posti vuoti dell'organico di diritto. Precari, ecco la carica dei 118 mila. La parte del leone la fanno ausiliari, tecnici e amministrativi. di Luca Signorello da ItaliaOggi del 24/5/2005
Il ministero dell'istruzione corre ai ripari. Se sono in crescita le sentenze di condanna per comportamento antisindacale dei presidi, c'è un evidente problema di conoscenza degli obblighi contrattuali. Si deve dunque intervenire sul fronte della formazione dei dirigenti. A questo scopo sono stati stanziati 1,582 milioni di euro che saranno spesi il prossimo anno per aggiornare circa 8 mila dirigenti scolastici. La direttiva sulla formazione dei presidi è stata inviata dal ministero dell'istruzione alla Corte dei conti mercoledì scorso per la registrazione. La nota definisce, oltre alle priorità dell'azione formativa, anche la ripartizione territoriale dei fondi: 1,258 milioni di euro sono andati alle regioni, in base al numero di presidi in servizio; la restante somma finanzierà "interventi formativi sui processi di innovazione e di riforma per il personale della scuola". In primo luogo, l'aggiornamento dovrà riguardare il versante contrattuale.
È cresciuto infatti il potere decisionale dei dirigenti con obblighi però di contrattazione e di informativa verso le Rsu, le Rappresentanza sindacali unitarie. Una migliore conoscenza della nuova normativa può servire a evitare la crescita esponenziale delle tensioni tra le due parti. L'attuazione della legge n. 53/2003, poi, ha essa stessa ricadute sia sul fronte organizzativo sia contrattuale. Altro fronte, sempre connesso alla legge sui cicli scolastici, è quello dell'adeguamento del piano dell'offerta formativa per il raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento previsti per la scuola dell'infanzia e il primo ciclo di istruzione. |