Riforma professioni intellettuali: per fare il geometra servirà la laurea? Il Miur vorrebbe alzare i livelli d’accesso: nei prossimi giorni incontri decisivi con le Parti Sociali e ai rappresentanti dei professionisti per la presentazione dello schema di riforma. Tra le novità spicca il rafforzamento del tirocinio. I rappresentanti dei professionisti avranno tempo fino al 6 settembre per esprimere il loro parere. di Alessandro Giuliani da La Tecnica della Scuola del 25/7/2005
Il Miur vorrebbe alzare i livelli d’accesso: nei prossimi giorni incontri decisivi con le Parti Sociali e ai rappresentanti dei professionisti per la presentazione dello schema di riforma. Tra le novità spicca il rafforzamento del tirocinio. I rappresentanti dei professionisti avranno tempo fino al 6 settembre per esprimere il loro parere. Chi in futuro vorrà accedere alle professioni intellettuali dovrà avere almeno una laurea triennale e svolgere un periodo di praticantato: questo, almeno, è l’obiettivo dichiarato del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che nei prossimi giorni avvierà gli incontri con le Parti Sociali e ai rappresentanti dei professionisti per la presentazione dello schema di riforma. Per consulenti del lavoro, agrotecnici, geometri, periti agrari e periti industriali viale Trastevere ha, infatti, intenzione di elevare il titolo di accesso, prevedendo come requisito minimo la Laurea triennale con successivo tirocinio più lungo dell’attuale. Nella riforma è previsto anche l’innalzamento dei titoli per l’accesso alla professione di giornalista, ancora legata ad una anacronistica legge del 1963 secondo la quale, in linea teorica, potrebbe diventare esperto di news e comunicazione anche un aspirante privo di diploma di scuola media superiore: “proprio per superare questo problema abbiamo previsto una Laurea triennale unitamente ad un praticantato di due anni – ha spiegato Maria Grazia Siliquini, sottosegretario al Miur, intervenendo, a Pescara al Congresso Europeo organizzato dalle unioni nazionali dei giovani Dottori Commercialisti e Ragionieri Commercialisti – e in alternativa, la pratica potrà essere sostituita da una specifica laurea magistrale, un master universitario biennale o corsi biennali presso Istituti di formazione al giornalismo, basati tutti su apposite convenzioni con l’ordine dei giornalisti”. Lo schema nei giorni scorsi è stato inviato agli Ordini professionali ed in particolare prevede la modifica delle norme che regolano l’accesso alle professioni (D.P.R. 328/2001) e gli Esami di Stato per l’abilitazione professionale (D.M. del 1957), nonché le relative Commissioni Esaminatrici. Le modifiche sono state anche inviate, per il prescritto parere, al Consiglio Universitario Nazionale ed al Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari lo schema di Decreto sulle Classi di Laurea e di Laurea Magistrale. Il primo incontro con le parti sociali è previsto per il prossimo 27 luglio. I rappresentanti dei professionisti avranno tempo fino al prossimo 6 settembre per esprimere un formale parere. “Tra le modifiche al lacunoso D.P.R. 328 del 2001 - ha proseguito il Sottosegretario Siliquini – abbiamo provveduto a regolamentare anche l’accesso degli statistici e dei tecnologi alimentari. Abbiamo lavorato molto su questa riforma poiché siamo convinti del valore strategico delle professioni intellettuali per lo sviluppo del Paese e del nesso inscindibile tra istruzione, formazione, accesso alle professioni e qualità delle prestazioni dei professionisti. Con il completamento della riforma universitaria, con il modello “Y”, e delle modifiche alle norme per l’accesso alle professioni favoriremo un salto di qualità dei futuri professionisti”. |