Il contratto è ancora in alto mare.

Aumenti a gennaio?

da Tuttoscuola del 30/7/2005

 

Qualche mese fa il rinnovo contrattuale sembrava cosa fatta, dopo che i sindacati confederali avevano raggiunto un’intesa politica con il Governo.

Era la fine di maggio 2005 e, come si ricorderà, l’intesa venne trovata su un aumento medio del 5,01% per tutti i dipendenti pubblici, compresi quelli della scuola.

Vi fu chi credette che gli aumenti, pochi e comunque attesi, sarebbero arrivati subito, forse prima dell’estate. E non calcolò che quella di maggio era solamente un’intesa politica che comunque avrebbe dovuto, necessariamente, prevedere un seguito di contrattazione per ciascun comparto.

Per la contrattazione servivano però linee di indirizzo del Governo che, a distanza di ben due mesi, non sono ancora state predisposte.

Senza linee di indirizzo l’Aran non può convocare le parti e il rinnovo del contratto resta ancora in alto mare. Nella migliore dell’ipotesi, a linee di indirizzo definite, la trattativa potrebbe partire a settembre e, se tutto dovesse andare bene, ai primi di ottobre potrebbe arrivare l’intesa.

Il contratto vero e proprio, dopo le rituali procedure di consultazione e di approvazione da parte del Governo e della Corte dei conti, potrebbe essere firmato a dicembre.

In busta paga gli attesi aumenti non potrebbero che arrivare ai primi del 2006, che è forse il tempo che il Governo ha previsto per trovare le risorse promesse nell’intesa di maggio e per cui ha fatto "melina" in questi tempi.

A meno che non si pensi, visto il ritardo di rinnovo (il biennio economico è scaduto il 31 dicembre 2003) di congiungere questa trattativa tardiva con il nuovo rinnovo per il CCNL vero e proprio.