RIFORMA MORATTI

Il voto finale è deciso dal singolo docente, non più dal consiglio di classe.

E' vietato bocciare alle superiori.

Possibile ripetere l'anno a fine biennio solo per gravi lacune

di Giorgio Sciotto, da ItaliaOggi del 7/6/2005

 

I voti di fine anno agli studenti delle superiori saranno dati dal singolo docente e non più dal consiglio di classe. E la bocciatura sarà possibile solo per gravi lacune al termine del biennio.

Sono alcune delle novità relative alla valutazione contenute nel decreto di riforma delle superiori approvato dal consiglio dei ministri: la bocciatura per cattiva condotta, la valutazione biennale, l'ammissione non automatica all'esame di stato, che incidono direttamente sul lavoro dei docenti e sulla vita degli studenti.

CHI VALUTA

Finora è stato il consiglio di classe con i soli docenti. Nel futuro saranno "i docenti responsabili degli insegnamenti e delle attività". Le stesse parole usate nel decreto sul 1° ciclo che hanno subito fatto sorgere il dubbio che il dirigente non partecipasse più alla valutazione.

Dopo molti mesi, il ministero (nota del 9 maggio scorso) ha giudicato eccessiva questa interpretazione, perché non sono state abrogate le norme sul consiglio di classe. Continuare a non citare il consiglio ora solleva un'altra domanda: la valutazione sarà ancora collegiale? Mentre ciò è esplicitamente previsto per l'istruzione e formazione (art. 20), non lo è per i licei.

Il consiglio di classe nei nuovi licei avrà una composizione variabile:

  • i docenti che insegnano le materie obbligatorie valuteranno tutti gli studenti;

  • i docenti di materie facoltative cambieranno a seconda degli studenti

  • per chi svolge l'alternanza studio-lavoro ci sarà anche il tutor interno e quello esterno.

Questa situazione si verifica anche oggi, per esempio se la classe si divide per lo studio delle lingue straniere. Nel futuro sarà normale.

QUANDO SI VALUTA

La valutazione sarà periodica e annuale, come oggi, ma anche biennale, perché il liceo sarà articolato in due bienni e in un 5° anno.

Non ci sono novità nella valutazione periodica che si svolge durante l'anno, ma in quella annuale.

L'intenzione è che alla fine del 1° e del 3° anno non sia possibile bocciare, se non, in via eccezionale e con provvedimenti motivati, lo studente con "gravi lacune, formative o comportamentali". Il criterio è più generico di quello attuale. Tenuto conto che in quelle classi i tassi medi di bocciatura, stimati dal ministero dell'istruzione, sono rispettivamente del 18% (ma del 27% nei professionali) e del 10%, l'eccezione rischia di vanificare l'intenzione.

VALUTAZIONE ANNUALE

Si svolge a giugno. Una prima novità è che sarà bocciato lo studente che cumula ore di assenza superiori al 25% del monte ore annuale delle discipline che deve seguire.

Anche nella secondaria di 1° grado è previsto questo limite, ma i docenti possono, in casi eccezionali, derogarvi motivandolo.

Nel liceo no. La seconda novità: chi non ha raggiunto gli obiettivi previsti, l'anno successivo è tenuto a seguire dei corsi per conseguire i "livelli attesi dalle indicazioni nazionali". Non è chiaro se lo studente verrà promosso con voti negativi o si continuerà ad adottare il sistema del voto positivo con debito.

quando recuperare

Oggi i corsi per recuperare i debiti sono in orario aggiuntivo. Nel futuro saranno organizzati nell'orario degli insegnamenti obbligatori a scelta. Dato l'elevato numero di studenti promossi con il debito formativo, quelle ore finiranno per essere utilizzate solo per questo.

Negli indirizzi del liceo economico e tecnologico queste ore non ci sono. Non è chiarito come faranno gli studenti.

VALUTAZIONE BIENNALE

Alla fine dei due bienni, al 2° e al 4° anno, i docenti, oltre alla valutazione annuale, decideranno se ammettere lo studente al 3° ed al 5° anno. La condizione è aver raggiunto tutti gli obiettivi di istruzione e di formazione. In caso contrario è bocciato.

IL 5° ANNO

La valutazione consiste nel giudizio di ammissione o no all'esame di stato. Oggi tutti gli scrutinati sono ammessi. Era prevista nel passato, quando la commissione era esterna. Oggi, con la commissione interna, è del tutto incongrua.

COSA SI VALUTA

Due sono gli elementi di valutazione:

1. Gli apprendimenti

I docenti assegneranno i soliti voti da 1 a 10. Come oggi. Ma a leggere il decreto le cose si complicano. Dal momento che i docenti forniranno agli studenti "conoscenze, competenze, abilità e capacità", ma nel liceo classico "rigore metodologico, dotazione di contenuti, solida formazione problematica e critica", su questo dovranno valutare gli studenti. Ma il decreto prevede che i docenti valutino:

  • i livelli attesi dalle indicazioni nazionali in occasione della valutazione annuale;

  • il raggiungimento di tutti gli obiettivi di istruzione e di formazione in occasione della valutazione biennale;

  • conoscenze, competenze, abilità, competenze possedute quando si tratta di riammettere nei licei chi vuole riprende gli studi.

2. Il comportamento

Anche oggi è valutato con il voto di condotta. Ma la novità è che viene ripristinata la bocciatura per gravi lacune comportamentali. Ha fatto notizia che gli studenti che hanno allagato il liceo Parini di Milano saranno promossi, come se implicitamente si auspicasse la bocciatura.

Nel futuro sarà possibile. Ma così diventerebbe una sanzione disciplinare grave, senza però le garanzie previste nello statuto degli studenti: il contraddittorio e il ricorso amministrativo, prima di quello al Tar.

gli articoli da abrogare

Sarebbe opportuno, in sede di approvazione definitiva, che lo schema indicasse, come nel decreto sul 1° ciclo, gli articoli vigenti che si intendono abrogare per evitare che le nuove norme si sovrappongano alle vecchie, rendendo difficile ai docenti capire come procedere.