Ricerca, è scontro sulle cifre. da ItaliaOggi del 16/6/2005
Sulla ricerca è scontro tra la Moratti e il mondo scientifico. Il ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca scientifica ieri ha tracciato un primo bilancio delle attività e delle politiche del suo dicastero sulla ricerca scientifica italiana: dal 2001 a oggi sarebbero cresciuti del 48% gli investimenti, del 2% l'occupazione nelle industrie dei ricercatori, e del 47% i brevetti ottenuti dal sistema della ricerca italiano (negli ultimi quattro anni sono passati da 2.879 a 4.285). Per quanto riguarda poi il numero dei ricercatori italiani, questi sarebbero aumentati di 10 mila unità negli ultimi anni, raggiungendo in totale di 60 mila. A questi se ne aggiungeranno presto altri 5 mila che sono i posti banditi recentemente dal Miur. ´L'impatto economico della ricerca ci dà un segno positivo e per valutarlo abbiamo utilizzato come parametri la crescita economica, l'internazionalizzazione e la competitività. Si è visto che è cresciuta del 2% l'occupazione nei settori nei quali la spesa privata in ricerca è stata più rilevante. Ovvero nei settori agroalimentare, aerospazio, industria farmaceutica e energia e trasporti'. Un bilancio in nero, insomma, quello che la Moratti ha illustrato ieri a Roma, presso la sede del Cnr, in occasione del convegno su ´La ricerca in Italia, l'impatto scientifico, economico e sociale', aperto dal presidente del Cnr, Fabio Pistella. Un bilancio però contestato dalla comunità scientifica presente in sala, come il premio Nobel Rita Levi Montalcini e dai sindacati. Sulla ricerca è necessario un maggiore investimento, ha detto la Montalcini, mentre ´ultimamente è stata umiliata e deprezzata. Il ministro Moratti ha descritto un quadro tranquillizzante della ricerca, dopo che con gli ultimi referendum sulla procreazione assistita gli scienziati erano stati descritti come dei Frankenstein. Il ministro ci ha rassicurato ma bisogna fare molto di più, perché la ricerca è essenziale per la sopravvivenza del paese'. Secondo il premio Nobel, infatti, ´si deve continuare a investire e a credere nella ricerca, per la sua importanza enorme; al contrario, negli ultimi tempi la ricerca è stata molto umiliata e deprezzata'. Critici anche i sindacati. Mentre nella sala del Cnr si svolgeva il convegno, infatti, i sindacati dei ricercatori Cgil Flc e Uilpa-Ur manifestavano davanti all'ingresso dell'ente per ricordare i problemi che affliggono il Consiglio nazionale delle ricerche: dal precariato al blocco delle assunzioni, dai ritardi nel rinnovo del contratto alla carenza di finanziamenti. |