Regolamento supplenze:

si lavora per modificarlo.

Anche i sindacati sono d'accordo a mettere mano al regolamento delle supplenze: nelle scuole elementari e dell'infanzia le regole attuali rendono di fatto impossibile fare le nomine sulle assenze brevi. Verrà forse ridotto il numero delle preferenze esprimibili (ora sono 30), e potrebbero essere introdotte alcune penalità per chi non accetta la roposta della scuola.

di R.P. da La Tecnica della Scuola del 4/6/2005

 

I tempi per una revisione del regolamento per l'attribuzione delle supplenze brevi sembrano ormai maturi.

Pressati dalle richieste e dalle proteste delle scuole anche i sindacati confederali – che fino a qualche mese fa sembravano restii ad affrontare il problema – si stanno convincendo che il regolamento attuale, risalente al 2000, ha bisogno di essere rivisto e corretto.

La stessa Cgil-Flc ammette che "tale revisione, richiesta da numerose scuole, è dovuta all'esigenza di ridurre il disagio prodotto da un regolamento inadeguato e lacunoso che, da un lato, rende di fatto impossibile attribuire le supplenze brevi di pochi giorni nella scuola elementare, dall'altro sottopone gli uffici di segreteria ad estenuanti e costose maratone spesso inutili ai fini della copertura delle supplenze".

Già da alcune settimane presso il Ministero si è aperto un tavolo di confronto con i sindacati; il prossimo incontro è in programma per il 14 giugno

CislScuola, però, mette le mani avanti e mette in evidenza che "la procedura richiederà tempi lunghi in quanto sarà necessario acquisire il parere del Consiglio di Stato e l'approvazione del Consiglio dei Ministri; difficilmente gli effetti potranno dispiegarsi per il prossimo anno scolastico".

Uno dei problemi maggiori è legato al numero di scuole che attualmente i supplenti possono indicare al momento dell'inserimento nella graduatoria: le 30 preferenze esprimibili rendono estremamente complesso il meccanismo delle nomine, al punto tale che, ormai, in moltissime scuole le supplenze di pochi giorni non vengono neppure più assegnate creando in tal modo disagio alle classi senza peraltro garantire maggiori opportunità di lavoro ai supplenti.

I sindacati sembrano insomma disponibili ad accettare una riduzione del numero delle preferenze esprimibili, almeno per quanto riguarda la scuola primaria e quella dell'infanzia; ed è probabile che nel nuovo regolamento si introducano norme sanzionatorie nei casi di non accettazione della supplenza temporanea (attualmente il supplente è libero di accettare o accettare la proposta della scuola).

Tutte le organizzazioni sindacali sono però intenzionate a richiedere che l'Amministrazione realizzi e metta a disposizione delle scuole un sistema informatizzato che consenta una gestione semplice ed efficace delle graduatorie d'istituto e delle operazioni di conferimento delle supplenze brevi.