Dai Numeri non si scappa. dal Coordinamento Precari di Venezia, 25/6/2005
Inutile dire che non siamo sorpresi né particolarmente delusi per i numeri emersi sulle immissioni in ruolo. Chi ci ha seguito in quest'ultimo anno sa bene che queste erano le cifre su cui si muovevano le nostre aspettative già da parecchi mesi, dato che rappresentavano e rappresentano la realtà dei fatti. Le consuete percentuali rispetto alle disponibilità effettive sono state mantenute e mai abbiamo dato credito a chi parlava di 90mila assunzioni a settembre o di 200mila in 5 anni. E a tal proposito vogliamo sottolineare che anche per il futuro prossimo non è poi tanto difficile tracciare delle anticipazioni. Nei 5 anni scolastici che ci attendono (2005-2009) saranno assunti non più di 90mila dei precari attualmente presenti nelle GP (circa solo il 45% di quei 200mila garantiti dalla Moratti!); a questi iscritti se ne aggiungeranno ancora un paio di decine di migliaia, provenienti dagli ultimi due cicli ssis (che altro non faranno che ingrossare le fila dei sognatori). In pratica non è pensabile che, nel quinquennio, possano trovare posto più del 60% degli attuali iscritti nelle permanenti (già depurate dei docenti di ruolo). Pertanto è buona cosa che coloro che oggi occupano la seconda metà della propria graduatoria permanente sappiano che tra 6-7 anni saranno quasi sicuramente ancora in attesa di sistemazione (alla faccia dell'assorbimento dell'intero precariato; demenziale dar credito a chi ancora oggi promette che saranno tutti assunti in 5 anni). Senza tener conto che nel frattempo potrebbe anche essere decisa la soppressione delle stesse GP (non sono infatti da sottovalutare le conseguenze della futura legge sullo stato giuridico degli insegnanti, che potrebbero far sentire i propri effetti a partire dal 2008). Per lo stesso motivo, anche gli idonei dei concorsi ordinari potrebbero dover contare solo sui contingenti di assunzione del 2005 e del 2006 (per circa 27mila posti complessivi). |