Al prossimo consiglio dei ministri le prime
direttive.
Baccini: risorse aggiuntive dopo la Finanziaria.
Statali, il contratto deve attendere.
Favoriti per il rinnovo ministeriali, scuola e
aziende autonome
da
ItaliaOggi dell'1/6/2005
Ministeriali, dipendenti della scuola e delle
aziende autonome in pole position per il rinnovo contrattuale. Anche
se tutte le risorse non sono ancora disponibili, per loro, un plotone
di circa 1,5 milioni di dipendenti, gli aumenti del 5,01%, concordati
da governo e sindacati, potrebbero arrivare in busta paga entro la
fine del 2005. Mentre si infervora la polemica, anche tra Cgil, Cisl e
Uil, sulla modifica del patto del '93 (la convocazione del governo
dovrebbe giungere in queste ore), al prossimo consiglio dei ministri
saranno approvate le prime direttive per il contratto del biennio
2004/05. Ad annunciarlo è stato il ministro della funzione pubblica,
Mario Baccini, che ha così confermato l'intenzione del governo di
mantenere fede all'impegno assunto con l'intesa di palazzo Chigi del
27 maggio. Tempi più lunghi, invece, per gli altri comparti, per i
quali è necessaria un'intesa anche con regioni ed enti locali prima di
mettere a punto il relativo atto di indirizzo. Complessivamente si
tratta di rinnovare 18 contratti: 11 per i dipendenti, sette per i
dirigenti.
IL MONITO DI FAZIO.
Gli aumenti dei salari del pubblico impiego in dieci anni, tra il 1994
e il 2003, hanno registrato un incremento di dieci punti superiore
all'inflazione e di circa cinque punti sopra quella dei lavoratori
privati. Le retribuzioni lorde delle pubbliche amministrazioni sono
infatti aumentate del 43,6%. A fare i conti in tasca ai lavoratori
pubblici è un passaggio della relazione che ha tenuto ieri il
governatore della Banca d'Italia. ´Mentre nel primo quinquennio la
dinamica retributiva del settore pubblico è risultata lievemente
inferiore a quella del settore privato, nel secondo quinquennio il
divario è stato di segno opposto e di maggiore entità. Anche nel 2004
la dinamica retributiva nel settore pubblico è risultata più
sostenuta', ha detto Antonio Fazio. Parole che hanno scatenato le dure
reazioni dei sindacati. ´Si continua a dimenticare che in questo
quadro vanno inseriti anche gli aumenti concessi ai professori
universitari, ai magistrati e ai diplomatici e ai prefetti, tutti
comparti che non sono contrattualizzati', spiega Antonio Foccillo,
segretario confederale della Uil, ´ e che sono dunque fuori dagli
accordi che abbiamo sottoscritto con il governo'. ´Ribadisco che
l'intesa con i sindacati è in linea con i vincoli di bilancio', ha
precisato il responsabile della funzione pubblica, ´e ricordo a tutti
che nel 5,01% è ricompreso anche l'onere del secondo livello di
contrattazione', onere che invece grava sulle singole imprese per i
contratti dei privati.
I PROSSIMI PASSI.
´I tecnici del ministero stanno valutando una possibile soluzione per
stipulare nel 2005 alcuni contratti, utilizzando le risorse già
disponibili', ha detto Baccini in una nota, rispondendo così a quanti
(si veda ItaliaOggi di ieri) lamentavano il rischio di un avvio lento
delle trattative. A pesare sul contratto, la disponibilità di risorse
pari ad aumenti del 4,31%, quelle già stanziate nella Finanziaria
2005. Manca dunque all'appello la copertura per lo 0,7%. ´Le risorse
aggiuntive saranno disponibili soltanto dopo l'approvazione della
legge finanziaria 2006', dice lo stesso Baccini. Non è però escluso, e
pare che sia questa la strada che la funzione pubblica è intenzionata
a percorrere, fare comunque i contratti, salvo far scattare dal 2006
gli aumenti relativi allo 0,7%, con il recupero degli arretrati a
decorrere dal 1° gennaio 2004. In primo piano ci sono i comparti dei
ministeri, della scuola e delle aziende autonome. Al prossimo
consiglio dovrebbe essere approvata la direttiva anche per il comparto
della ricerca, che deve rinnovare ancora l'intesa 2002/2005.
SCIOPERO, SÌ PER I PRIVATI.
Fim, Fiom e Uilm, le confederazioni dei metalmeccanici di Cgil, Cisl e
Uil, hanno deciso di non revocare le quattro ore di sciopero
proclamate in appoggio della vertenza sul pubblico impiego. Anzi, si
riservano di decidere come e quando utilizzarle dopo l'incontro con
Federmeccanica in programma il 21 giugno prossimo. Cgil, Cisl e Uil,
invece, hanno inviato alla presidenza del consiglio e alla commissione
di garanzia la consueta comunicazione necessaria a revocare gli
scioperi generali regionali del pubblico impiego di quattro ore, che
erano stati indetti unitariamente per il mese di giugno.