A vuoto il giro di vite contro i "diplomifici" annunciato dal ministro dell´Istruzione.

Due anni in uno ed è subito maturità

boom di "salti" nelle scuole private .

In 170 hanno avuto "otto" in tutte le materie.

I superbravi sono aumentati del 12 per cento. Solo sette frequentano le statali

Nell'Agrigentino c'è una quarta classe che andrà interamente agli esami finali

 

di Salvo Intravaia da la Repubblica ed. di Palermo del 2/6/2005

 

Due anni in uno. L'offerta speciale per la maturità furoreggia nelle scuole private palermitane. Che, a quanto emerge dalle cifre, sono frequentate da legioni di "cervelloni" capaci di studiare i programmi di quarta e quinta in poco meno di nove mesi, essere promossi al penultimo anno con almeno "otto" in tutte le materie e, saltando a piè pari la frequenza della quinta classe, presentarsi all'esame che poi superano senza grossi problemi. Fra poco più di un mese saranno 177 gli "ammessi per merito" alla maturità nelle scuole superiori della provincia di Palermo. Di questi, ben 170 sono iscritti nelle scuole paritarie e appena sette in quelle statali.

Malgrado il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, non più di dodici mesi fa - a proposito di "saltanti" e privatisti - abbia pronunciato parole durissime contro i "diplomifici", il numero dei superbravi è aumentato rispetto all'anno scorso. Non è servito neppure il pugno di ferro agitato dal direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Guido Di Stefano, proconsole in Sicilia della Moratti. I "saltanti" delle paritarie palermitane fanno registrare un più 12 per cento rispetto ai 151 della tornata 2003-2004.

Insomma, niente sembra poter arginare un fenomeno esploso dopo che il governo Berlusconi ha modificato la composizione delle commissioni esaminatrici, oggi formate nelle scuole statali e paritarie esclusivamente da professori interni. La riforma degli esami di Stato risale al 1997, ma fino all'estate 2002 i "saltanti" (per merito o per obblighi di leva) erano mosche bianche. Forse perché a esaminarli erano commissioni per metà formate da membri interni e per l´altra metà da docenti esterni alla scuola, come il presidente della commissione. A nulla sono serviti gli ispettori inviati sin dal mese di dicembre da Di Stefano nelle scuole private di tutta la Sicilia.

Il fenomeno interessa tutte e nove le province dell'Isola. In una scuola della provincia di Agrigento una quarta classe è formata per intero da "saltanti": una rarità, visto che nelle scuole pubbliche il loro numero si è drasticamente ridotto, passando in provincia di Palermo dai 43 della scorsa estate ai 7 di quest'anno. I "saltanti", oltre a essere particolarmente bravi, devono anche essere lungimiranti per riuscire a prevedere con molto anticipo che otterranno tutti "otto". La domanda per partecipare agli esami di Stato, infatti, deve essere presentata ogni anno entro il 30 novembre.

Anche la battaglia contro gli "esterni" (coloro che si presentano agli esami senza avere seguito neppure un giorno di lezione), che vede la Sicilia in testa, sembra persa in partenza. I tagli imposti dal direttore scolastico regionale alle commissioni delle scuole paritarie con un numero esagerato di privatisti non hanno avuto effetto. Nel marzo scorso Di Stefano ha sfoltito le commissioni delle paritarie palermitane, lasciando fuori circa 200 studenti e invitando i gestori a segnalare i nomi dei candidati "in esubero". Direttiva che è stata aggirata dagli interessati, che non hanno dato seguito alla richiesta. «Come facciamo a stabilire chi depennare?», hanno eccepito in parecchi.

Di Stefano, quindi, ha passato la palla ai presidenti di commissione, che a due giorni dagli scritti dovrebbero, secondo una sua recente circolare, prendersi la briga di stabilire chi può fare esami e chi no.