Maturità Boom dei bravissimi da Tuttoscuola del 17 giugno 2005
Altre sorprese emergono dal rapporto 2004
dell’INVALSI sugli esami di Stato. Il record della più alta
percentuale di candidati che hanno conseguito il massimo punteggio
(100 su 100) l’hanno conquistato le scuole paritarie di Vibo Valentia,
con il 32.5% di bravissimi, e zero per cento di non diplomati (nelle
scuole statali rispettivamente 14.3% e 5.5%). A Enna il 27.2% dei
candidati "paritari" ha preso il massimo, e nessuno il minimo di
60/100 (nelle scuole statali rispettivamente il 13.0% e il 10.5%). Ma se si esaminano i dati riguardanti i candidati interni "ottisti", quelli cioè che sono stati ammessi all’esame di maturità avendo riportato almeno 8 decimi in tutte le materie del penultimo anno, si vede che le scuole del Sud sbancano di nuovo la graduatoria: nella provincia di Napoli ben 165 candidati hanno ottenuto l’abbreviazione per merito, e 107 in quella di Salerno, contro i 9 dell’intera regione Lombardia e i 3 dell’Emilia Romagna (ma in Calabria sono stati 98, in Puglia 79 e 92 in Sicilia, di cui 59 nella sola provincia di Catania). Quanti di questi "ottisti" provenivano da scuole paritarie? Le tabelle dell’INVALSI non sono esplicite in materia, ma il fatto che il dato sia inserito nella tabella che riporta la "situazione degli esami preliminari" (6bis), riguardanti i privatisti, lascia pensare che si tratti in buona parte di allievi provenienti da scuole paritarie. Vedremo i dati di quest’anno, dopo i più severi controlli decisi dalla Moratti a seguito delle polemiche scatenatesi l’anno scorso, ma è sempre più evidente che per restituire credibilità alle votazioni e ai titoli occorrerà una svolta strutturale: o l’abolizione del valore legale dei titoli o il varo di efficaci sistemi di valutazione e certificazione delle competenze. O tutti e due. |