Bollettino di guerra
per le immissioni in ruolo.
da
Tuttoscuola
del 21 giugno 2005
I sindacati confederali della scuola
annunciano battaglia per rivendicare le immissioni in ruolo del
personale docente e ata (ausiliario, tecnico, amministrativo) della
scuola.
Oltre a chiedere un incontro urgente con il ministro Moratti, Flc-Cgil,
Cisl-scuola e Uil-scuola hanno intenzione di organizzare oltre 100
presidii attivi provinciali di personale precario e una raccolta di
firme a sostegno delle immissioni in ruolo.
"I precari attualmente in servizio - dicono Cgil, Cisl e Uil - hanno
raggiunto la ragguardevole cifra di 200.000, un record davvero
negativo. Siamo fortemente allarmati - aggiungono - perché potremmo
trovarci di fronte all'ennesima beffa".
Le immissioni in ruolo? Da 200.000 a
zero se prenderanno corpo le voci che vogliono affidare la materia a
un decreto legge. Lo sostiene la Gilda
rammaricandosi del fatto che "a una politica degli annunci, spesso
inopportuna, non fanno seguito atti concreti di Governo".
"Ulteriori ritardi - afferma il segretario generale dello Snals, Gino
Galati, sollecitando il Governo a dare positive risposte in tempi
brevi - produrrebbero oltre che disagio, delusioni e malcontento,
difficoltà organizzative per l'avvio del nuovo anno scolastico". In
mancanza di provvedimenti "urgenti e positivi" lo Snals-Confsal si
dice pronto "per le necessarie azioni di lotta sindacali. La qualità
della scuola e i processi di riforma esigono prioritariamente
stabilità del personale e certezza di diritto, incompatibili con il
perseverare di una vergognosa situazione di precarietà".
L’on. Giuseppe Valditara, responsabile scuola di Alleanza Nazionale,
interviene chiedendo l’emanazione del decreto. "Prendendo atto
dell'avvenuta predisposizione da parte del Ministro Moratti di un
decreto volto ad avviare un piano triennale di assunzioni dei docenti
precari, chiedo al Governo di approvarlo rapidamente onde consentire
che le assunzioni possano partire già dal settembre 2005 per
permettere il regolare avvio dell'anno scolastico".