Secondo ciclo/1

 Avvio graduale e sperimentale dal 2006.

da TuttoscuolaNews N. 202, 6 giugno 2005

 

Anche nel caso in cui il decreto legislativo attuativo della riforma del secondo ciclo fosse ap-provato entro la scadenza della delega, non per tutti i licei, e non dappertutto, il 1° settembre 2006 sarà la data di partenza obbligata per l'introduzione dei nuovi ordinamenti e programmi ("Indicazioni Nazionali").

Si va infatti diffondendo la consapevolezza, favorita anche dal blocco dell'organico di diritto fi-no al 2011, che un'operazione di così grande rilievo, e oggettiva difficoltà, abbia bisogno di tempi meno serrati per essere mandata in porto con successo. In altri Paesi europei che hanno introdotto riforme di portata paragonabile a quella avviata in Italia (Regno Unito 1988, Spagna 1990, Francia 1975, Svezia dagli anni sessanta) il processo di implementazione e assestamento delle novità ha richiesto non meno di dieci anni, e anche in Italia - limitandoci alla fascia della secondaria superiore - le sperimentazioni nazionali di maggior respiro hanno richiesto 6-8 anni per andare a regime (Programmi Brocca, Progetto '92 dell'istruzio-ne professionale, progetti assistiti dell'istruzione tecnica). E non si trattava di riforme di por-tata generale (le leggi di riforma furono tutte bloccate in Parlamento), salvo che, in qualche misura, nel caso dei programmi Brocca, che peraltro incontrarono forti e non casuali resi-stenze negli istituti tecnici, soprattutto industriali.

Ma da quali licei cominciare? Da quelli dove le novità sono meno traumatiche (i licei generalisti) o da un campione di quelli dove, al contrario, i cambiamenti sono più radicali, come i licei tecnologici?

Il barometro tende verso la prima soluzione, ma non è da escludere che puntando (anche) sull'autonomia e sulla libera adesione delle scuole, si arrivi a una soluzione intermedia.