COORDINAMENTO PRECARI E DISOCCUPATI DELLA SCUOLA PROVINCIA DI VENEZIA

 

Proposta Valditara e Miur.

dal Coordinamento Precari di Venezia, 26/1/2005

 

Si allarga il bacino del progetto Valditara. Ora non si parla più di 120mila precari da assumere dal 2006 al 2011, ma di ben 200mila, riducendo anche quel dubbio sull'incompatibilità con il progetto del Miur contenuto nello schema di decreto ministeriale sulla formazione e reclutamento dei docenti. In esso infatti si prevede un piano triennale di nomine a TI che dovrebbe portare ad assumere nel 2007/08 i primi neolaureati con il biennio magistrale. Per tale anno, e per ciascuno dei quattro successivi, la proposta Valditara lascerebbe ora oltre 10mila disponibilità (invece di 3mila), rendendo più consistente il numero degli studenti che potrebbero iscriversi al biennio specialistico nei prossimi 5 anni.

Proposta che, col passare dei giorni, sembra concretizzarsi sempre di più, anche se rimaneggiata rispetto alla descrizione iniziale fatta dalla stampa (80mila assunzioni in più nel quinquennio e ricostruzione del pregresso rinviata di 5 anni invece che azzerata). I dettagli dell'articolato di Valditara, con le 90mila assunzioni da effettuare nel 2006, sono attesi per metà febbraio. Nel frattempo sono in programma gli incontri con le OOSS e l'imminente confronto con il Miur, che non ha ancora preso una posizione ufficiale sulla proposta.

Non ci dispiacerebbe comunque se, per ogni triennio, il Miur decidesse di non attivare i bienni di specializzazione per quelle classi di concorso per le quali non risultassero esauriti almeno i 2/3 delle corrispondenti graduatorie regionali di merito dell'ordinario, procedendo poi, per un successivo triennio, con una ripartizione 25% - 25% tra le GM e le nuove graduatorie regionali, prima del passaggio definitivo al nuovo sistema.

L'idea del senatore di An ha sicuramente un risvolto "pre-elettorale", ma il proponente ci risulta essere realmente determinato a portarla avanti (i tempi tecnici impongono la fattibilità per il 2006) e l'opposizione nemmeno troppo convinta che sia da scartare (pur essendo inevitabili le posizioni ufficialmente dichiarate).