Il Sole sovversivo . . ?

di Gianni Gandola, da ScuolaOggi del 17/1/2005

 

 

Dopo l’allarme lanciato su ScuolaOggi a proposito delle supplenze brevi e della finanziaria 2005 (*) leggiamo sull’ultimo numero del Sole 24 ore-scuola del 14-27 gennaio, nelle pagine di “Primo piano”, un interessante articolo dal titolo “Ma per i dirigenti sarà un rompicapo”. Non si tratta, è bene sottolinearlo, di una riflessione antigovernativa di un giornale dell’opposizione o di un commento critico della solita Cgil scuola, ma di un pezzo redazionale di un periodico, sicuramente serio e quotato, legato alla Confindustria.

Il Sole indica con chiarezza ed obiettività la prospettiva di crescente difficoltà a far ricorso alle supplenze brevi per coprire i posti degli insegnanti che si assentano nel corso dell’anno. “La legge (finanziaria –ndr) ottiene questo effetto senza modificare le norme vigenti in materia ma ridimensionando il budget disponibile, che “non può superare l’importo di 766 milioni di euro per l’anno 2005 e di 565 milioni di euro a decorrere dall’anno 2006”.

Nell’articolo si osserva che non tutte le somme che arrivano alle scuole per le supplenze vengono spese e che ciascuna scuola trattiene i risparmi facendoli confluire nel fondo d’istituto. “Se la riduzione dei fondi fosse limitata a tali risparmi non ci sarebbe alcun effetto negativo sulle supplenze” dice il Sole “ma la cifra è più consistente e le scuole hanno meno disponibilità orarie per le supplenze” del passato.
Anche noi avevamo indicato questo fenomeno, ma soprattutto il meccanismo iniquo secondo il quale vi sono scuole (soprattutto secondarie superiori) che hanno consistenti avanzi e scuole (soprattutto primarie) che esauriscono in breve tempo il budget annuale loro assegnato e restano senza una lira, pardon un euro. Per questo avevamo sostenuto - distinguendo all’interno della tipologia delle cosiddette “supplenze brevi” (supplenze di pochi giorni, astensioni per maternità di vari mesi, ecc.) - la necessità di rivedere con urgenza le modalità di assegnazione dei fondi alle varie scuole per adeguarle al fabbisogno effettivo.

Ma quel che è più interessante è che anche il Sole ravvisa i problemi che si vengono a determinare nei vari ordini di scuola, delineando gli “scenari possibili”. E cioè: le difficoltà enormi nella scuola dell’infanzia ove i supplenti “vanno nominati anche per un solo giorno”; il fatto che nella primaria si utilizzano già le compresenze per coprire assenze fino a 5 giorni e che aumentare questo limite è possibile “a danno di interventi didatticamente importanti che si realizzano tramite le compresenze”; il fatto che nella secondaria si utilizzano già le ore di disponibilità dei professori, ormai ridotte al lumicino. La distribuzione degli alunni in altre classi – anche il Sole ne conviene – è “una soluzione didatticamente negativa”.

E’ evidente che un’ulteriore stretta sulle supplenze aggraverebbe una situazione già difficile e l’abbinamento degli alunni finirebbe per compromettere seriamente, come noi affermiamo da tempo, la stessa “qualità” della scuola.

Ma ci sembrano ancora più importanti e significative le conclusioni alle quali perviene il Sole 24 ore (ripetiamo: non quell’estremista di Panini o i dirigenti scolastici della Cgil e della Cisl milanese!). “Per i dirigenti scolastici - scrive testualmente il Sole – sarà più difficile garantire il diritto allo studio e qualche volta persino la vigilanza. Ma non bisogna dimenticare che sia lo studio che la vigilanza sono diritti da garantire comunque all’utenza. Anche in caso di difficoltà è pertanto più corretto nominare i supplenti e assicurare i suddetti diritti, anche forzando le norme, e poi chiedere all’amministrazione che provveda a saldare i debiti”. Proprio così: “anche forzando le norme”..!

Insomma anche il Sole è diventato sovversivo? O semplicemente rimette al centro il diritto – costituzionalmente garantito – allo studio ed alla vigilanza del minore come priorità da affermare? Si apre qui uno scenario interessante, anche sul piano della tutela dei diritti e dei relativi effetti giuridici e amministrativi.